In preghiera per le vocazioni. “Fare la storia” insieme al Signore

Preghiera vocazionale mariana. Tornano gli appuntamenti in quattro santuari della Diocesi. Si comincia martedì 26 al Tresto di Ospedaletto Euganeo. Don Trincanato: «Chiederemo un cuore in grado di sentire la presenza di Dio nella nostra storia. Dove trovare la nostra vocazione, sporcandoci le mani»

In preghiera per le vocazioni. “Fare la storia” insieme al Signore

“Fare la storia”. Queste parole, che accompagnano la serie di proposte vocazionali dell’anno pastorale in corso, sono lo slogan della 59° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che si celebra domenica 8 maggio in tutte le parrocchie della Diocesi. Tra le iniziative tornano le quattro preghiere vocazionali in altrettanti santuari mariani della Diocesi, il martedì sera alle 20.45. Si parte il 26 aprile dal Tresto di Ospedaletto Euganeo, si continua il 3 maggio alla Madonna delle Grazie di Piove di Sacco, si prosegue il 10 maggio alla Madonna dell’Olmo di Thiene e si conclude, il 17 maggio, al santuario della Beata Vergine Maria del Covolo di Crespano del Grappa. In preghiera, dunque, per “fare la storia”, contro il fatalismo imperante che ci vorrebbe testimoni passivi di una storia più grande di noi. Sulla quale, però, possiamo incidere.

«C’è una voce, ed è la voce del Signore, che si fa viva nelle situazioni di ogni giorno – racconta il direttore dell’ufficio di Pastorale delle vocazioni, don Silvano Trincanato – Questa voce ci dice che la storia è nelle sue mani, non è affidata al caso. È il Signore che crea la storia, e che ci invita a cercare la nostra vocazione sporcandoci le mani, uscendo dai nostri nidi e dalle nostre solitudini, per compiere qualcosa di bello e di grande dove tutti possano sperimentare il bene. La nostra storia è fatta dal Signore, ma con la collaborazione di tanta umanità, di tanti uomini e donne. Questa storia è un fiume che scorre ancora e che vuole portare ad altri altra storia: di questa nuova storia i protagonisti, insieme con il Signore, siamo noi. E sono le nostre comunità il luogo in cui dovrebbe risuonare questa voce del Signore che parla».

Comunità come incubatrici di nuova storia? «Le comunità, i gruppi giovanili, le famiglie dovrebbero ancor di più aprirsi a ragionare, dialogare e pregare questa storia, per valutarla, discernerla, per intuire quali siano gli appelli che Dio ci rivolge attraverso di essa». Le voci della storia, le voci dei fratelli che attraverso essa chiedono la nostra testimonianza: «“Fare la storia” ci permette di lasciarci interpellare dal tempo che viviamo e di leggerlo con gli occhi della fede, intuire la voce di Dio che si fa strada attraverso tante voci, parole, situazioni e ci chiede di metterci in gioco». L’accompagnamento spirituale allora diventa, se possibile, ancor più decisivo: «Abbiamo bisogno al nostro fianco di qualcuno che ci aiuti a discernere quali siano le voci autentiche tra le tante che sentiamo. Per questo serve discernimento assieme a una guida adulta». Una guida adulta, certo, ma anche la voglia di mettersi in gioco: «Serve un cuore sensibile. Se un cuore sordo non si apre, un cuore sensibile riuscirà a fare i conti con i propri doni e con la grazia del Signore che non viene mai meno». La preghiera è una strada per educare il cuore: «Nei santuari mariani, come negli scorsi anni, abbiamo toccato con mano tanta storia, la storia di comunità che nei secoli, davanti a Maria, sono diventate comunità che pregano. Assieme a loro chiederemo un cuore in grado di sentire la presenza di Dio nella nostra storia».

9 maggio

Si terrà lunedì 9 maggio, alle 20.10 a Santa Giustina in Padova la veglia vocazionale diocesana. «Inizierà con la rilettura delle tracce di storia e di fede che ci sono state lasciate in questo territorio – spiega don Trincanato – poi si passerà all’ascolto della storia che oggi ci interpella e ci porta, nella preghiera, a dire al Signore che noi ci siamo e vogliamo collaborare con Lui». Maggiori informazioni su www.pastoralevocazionale.diocesipadova.it

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