Istituti secolari di vita consacrata. Portano lo spirito del Vangelo nel mondo

In Diocesi sono presenti 14 istituti secolari con una settantina di membri. Sono consacrati e, come tutti i battezzati, vivono questa loro “condizione” come immersione... in famiglia, nel lavoro, nei diversi ambienti

Istituti secolari di vita consacrata. Portano lo spirito del Vangelo nel mondo

«Per capire gli istituti secolari, bisogna ricordare come sono nati – afferma don Tiziano Vanzetto, esperto in materia – Costituiti ufficialmente da Pio XII nel 1947 con il documento Provida Mater Ecclesia e l’anno successivo con il documento Primo Feliciter. Già dieci anni prima, però, i fondatori avevano evidenziato che cominciava a crescere la consapevolezza dell’importanza della presenza dei laici cristiani nel mondo, i quali sono chiamati per la loro forte fede e per il loro battesimo a rendere presente il Vangelo nella quotidianità. C’era l’esigenza e l’urgenza di una testimonianza cristiana nelle realtà del mondo che per alcuni è diventata così forte da richiedere una consacrazione totale di vita al Signore». Il mondo chiede la presenza dei cristiani nella politica, nel cultura, nel lavoro... «Nascono i diversi istituti – continua don Vanzetto – che hanno una loro struttura, un dinamismo interno. I membri sono consacrati come i religiosi, ma diversamente da loro vivono la consacrazione non come fuga mundi, ma come immersione nel mondo». In Diocesi di Padova gli istituti secolari sono 14 con una settantina di membri in tutto. Ne fanno parte, oltre alle Spigolatrici della Chiesa e alle Piccole Apostole della Carità (che gestiscono La Nostra Famiglia di Padova); le Ancelle del Signore, il cui carisma è il servizio al sacerdozio e alle vocazioni sacerdotali; la Compagnia di Sant’Orsola-Istituto secolare di sant’Angela Merici, forse il più numeroso in Diocesi con 32 presenze, che coniuga contemplazione e azione; le Missionarie Comboniane secolari e le Missionarie della Regalità legate all’esperienza spirituale di Armida Barelli (dirigente dell’Azione cattolica italiana). «Gli istituti secolari non sono chiamati a dare testimonianza aperta della loro natura, ma semplicemente essere fedeli laici che stanno nella vita del mondo. Portano lo spirito del Vangelo e possono suscitare una domanda sul loro comportamento di vita».

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