Laghi e le “sue” Figlie. Cent'anni di presenza delle Figlie di sant'Eusebio

Questo fine settimana si celebrano cent’anni di presenza delle Figlie di sant’Eusebio «Si sono inserite in paese, condividendo gli avvenimenti della gente»

Laghi e le “sue” Figlie. Cent'anni di presenza delle Figlie di sant'Eusebio

Cento anni di storia e di cammino insieme con la comunità. Un traguardo importante quello raggiunto dalle Figlie di sant’Eusebio presenti a Laghi di Cittadella dal 1922. Era il 22 settembre quando fecero il loro ingresso in parrocchia. Un secolo di vita che scandisce la storia del paese e la sua identità. Una presenza mai venuta meno in tante attività: dal servizio alla scuola materna fino all’animazione liturgica, dalla catechesi ai campiscuola fino alla pastorale diocesana.

«Non c’è famiglia che non sia legata al nome di una suora, non c’è attività della parrocchia che non sia in debito con la comunità delle Figlie di sant’Eusebio – spiega don Attilio De Battisti, parroco di Laghi, a lungo missionario in Ecuador e Thailandia – E non c’è casa che non abbia una foto ricordo dei tempi dell’asilo, della catechesi, dei campiscuola o delle celebrazioni in cui compare una suora con in mano libri, giocattoli o ago e filo, in chiesa o nei prati. Davvero per Laghi sono state l’anima della comunità». Un carisma rimasto immutato nel tempo nonostante i cambiamenti, soprattutto negli ultimi tempi, legati alla mancanza di vocazioni e alla chiusura di tante strutture.

«L’amore per la Parola di Dio, la collaborazione nella comunità, la gioia nel servire Dio e il prossimo sono il tratto distintivo della nostra congregazione e dell’essere in mezzo alla gente. Valori che ci ispirano ogni giorno, cento anni fa come oggi» afferma suor Emilia Fantinato che presta servizio a Laghi. Le tantissime foto custodite dalle famiglie sono state pubblicate in un opuscolo sui cento anni. Molte altre vengono proiettate nel corso del recital “L’avete fatto a me”, ideato e messo in scena dalla compagnia Magia dei colori nello spazio tenda sabato 24 alle 21.

Domenica 25, in campo sportivo, viene celebrata una messa di ringraziamento alle 10. «A differenza di altre congregazioni, non hanno promosso opere di loro proprietà – aggiunge don Attilio – la scuola dell’infanzia è parrocchiale, la casa dove risiedono è parrocchiale, vivono di quello che i parrocchiani mettono a loro disposizione o del contributo della loro casa madre, accettando da sempre mansioni di responsabilità e servizi umili». Un legame profondo quello che si è creato tra le suore e la comunità Laghi: «Non si potrebbe immaginare la nostra vita senza la presenza costante e attiva delle nostre suore – sottolinea Emilia Bosco del consiglio pastorale – Sono come punte di diamante per le comunità. In cent’anni di presenza si sono inserite in Paese, condividendo tutti gli avvenimenti lieti e tristi della gente. Sono presenti nelle vite di tanti sin da quando eravamo piccoli: ci hanno aiutato a crescere nell’educazione scolastica e religiosa».

Conselvano

Nel vicariato del Conselvano ha preso il via, lunedì 19 settembre, la Scuola biblica. Sul tema “Il Gesto e la Parola” (Gv 13, 1-38) sono in programma i seguenti incontri: lunedì 26 settembre, “L’uomo restituito da se stesso”; lunedì 3 ottobre, “Quando la reciprocità si da profezia”. Guida gli appuntamenti – che si tengono nel Duomo di Conselve dalle 20.30 alle 22.30 – don Sandro Carotta, monaco benedettino dell’abbazia di Praglia.

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