Lavori alla facciata di San Canziano

Padova Sono iniziati i lavori alla storica chiesa del centro storico, che finiranno a inizio del 2023. L’edificio rimane tuttavia agibile

Lavori alla facciata di San Canziano

Un nuovo restauro conservativo interessa le facciate di un edificio religioso del centro storico di Padova: dopo gli interventi al Battistero e alle chiese di San Nicolò, Santa Maria dei Servi, San Francesco, tocca a San Canziano, tra via Roma e piazza delle Erbe. La chiesa è titolata ai santi Canzio, Canziano e Canzianilla, martiri aquileiesi, ed è di origine medievale: tuttavia le prime fonti certe risalgono al 1034. La chiesa medievale venne radicalmente alterata tra il 1595 e il 1617, quando i lavori di restauro portarono la zona presbiterale al lato meridionale e fu eretta la solenne facciata verso piazza delle Erbe (sul fianco destro sono riconoscibili le piccole aperture e il rosone della primitiva facciata). L’attuale facciata, riferita all’opera di Vincenzo Dotto e di Giambattista della Sala, è scandita da quattro colonne corinzie poste su un alto basamento, elementi tutti in cotto faccia a vista. Le nicchie tra gli intercolumni sono occupate da statue raffiguranti l’Umiltà e la Verginità, opera di Antonio Bonazza. Sopra di esse, due bassorilievi settecenteschi raffigurano la prova e il martirio dei santi titolari della chiesa, mentre sotto, a sinistra, si trova la lapide funeraria del medico Bartolomeo Campo e a destra un’iscrizione. Sull’attico sono poste invece le quattro statue realizzate da Pietro Danieletti raffiguranti gli Evangelisti, identificati dai rispettivi simboli iconografici. Al centro della facciata spicca il grande affresco dell’Immacolata Concezione tra i Santi Canzio, Canziano e Canzianilla, opera del francese Guy Louis II Vernansal. La facciata della chiesa presentava evidenti depositi superficiali, aree interessate da attacco di biodeteriogeni e, nella parte bassa, fenomeni di umidità. Le malte a calce di stilatura evidenziavano, in alcuni casi, uno stato di decoesione per l’aggressione di piogge e di nebbie veicolanti all’interno del materiale gli inquinanti atmosferici, la cui principale conseguenza è la trasformazione del carbonato di calcio nel più solubile solfato di calcio biidrato. Il portale, lo zoccolo alla base, i capitelli, le due sculture in nicchia e i due bassorilievi così come le statue sommitali, costituiti da elementi lapidei elegantemente lavorati, presentano fenomeni di alterazione quali depositi superficiali, fenomeni di scagliatura e distacco. Per le statue sommitali si provvederà anche alla verifica degli elementi di ancoraggio. Gli elementi architettonici costituiti da elementi lapidei sono realizzati quasi esclusivamente in pietra tenera di Vicenza, per la quale saranno eseguite indagini chimiche e mineralogiche al fine di valutare lo stato di conservazione dei materiali. Quanto all’affresco al centro della facciata, dopo il montaggio dei ponteggi è previsto un approfondimento sullo stato di conservazione della superficie, dei passati interventi manutentivi e dei fenomeni di alterazione tuttora in atto: si presenta comunque interessato da depositi superficiali, schizzi di guano, piccole lacune, fessurazioni. L’intervento riguarda anche la facciata laterale, dove sono presenti zone interessate da disgregazione, in particolare agli intonaci. I lavori beneficiano del Bonus facciate governativo e termineranno nei primi mesi del 2023. La progettazione e direzione dei lavori è affidata allo studio RS Ingegneria, le opere alla ditta specializzata Lares di Venezia.

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