Le celebrazioni pensate per i ragazzi dell'Iniziazione Cristiana. È la mano della Madre Chiesa

Le celebrazioni pensate per i ragazzin el cammino di iniziazione cristiana si inseriscono nella vita liturgico sacramentale della Chiesa, ma non si sostituiscono alla potenza dell’eucaristia domenicale. Alla prima forma di immersione nel mistero di Cristo e della Chiesa, che è l’eucaristia, si affiancano celebrazioni che ne fanno risplendere in modo particolare alcune perle

Le celebrazioni pensate per i ragazzi dell'Iniziazione Cristiana. È la mano della Madre Chiesa

«Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». Ogni volta che iniziamo a pregare o a celebrare, ripetiamo sul corpo il signum crucis con il quale la Croce del Signore Gesù si imprime, come sigillo e marchio di fuoco, sulla nostra esistenza. La mamma, prima fra tutte, ci accompagnava a farlo, tenendoci la manina e guidando quel gesto insicuro ma rovente di grazia. Divenuti più grandi, i ragazzi hanno la necessità che una madre continui a tracciare sul loro corpo i santi segni del Risorto. L’iniziazione cristiana – percorrendo una via fatta di parole, espressioni, suoni, spazi e silenzi carichi di Vangelo – dispone di una risorsa immediata: l’agire liturgico. L’eucaristia domenicale, il battesimo dei bambini, i matrimoni, le esequie, la Liturgia delle ore, l’adorazione eucaristica sono una potenza dalla quale i piccoli devono essere avvolti, in modo che l’immersione rituale permetta loro di scorgere l’invisibile agire di Cristo nella liturgia. Nell’itinerario diocesano di iniziazione, unitamente al flusso portante che è la vita liturgico-sacramentale della Chiesa, confluiscono piccoli torrenti vivaci: le celebrazioni per il cammino di iniziazione cristiana, pensate per i nostri ragazzi. Va ribadito che non devono sostituirsi alla potenza ineffabile dell’eucaristia domenicale, che è necessario rimanga sempre al centro di ogni sforzo pastorale. Essa è la prima forma di immersione nel mistero di Cristo e della Chiesa. Presbiteri, diaconi, religiosi, catechisti, lettori, salmisti, cantori e musicisti, educatori e genitori, quanti si adoperano per il decoro dello spazio liturgico, mentre compiono ogni sforzo affinché le eucaristie domenicali siano rivestite di luce immateriale, di severa ma autentica bellezza – scevra da ogni banale estetismo – devono avere la consapevolezza che stanno offrendo ai bambini la più efficace delle iniziazioni. In relazione a questo primato, si affiancano le celebrazioni per il cammino di iniziazione cristiana, con lo scopo di estrarre alcune perle dal tesoro di Cristo e della Chiesa per farle risplendere in modo singolare. Come quando la mano della mamma insegna a tracciare il segno della croce, il loro senso è di essere la mano della Madre Chiesa che forma alla vita cristiana.

Così l’esperienza della porta della chiesa è metafora dell’inizio della sequela del Signore; la consegna del Credo allude all’imporsi della rivelazione di Dio, da non confondere con il vago sentimento religioso; la consegna della Preghiera del Signore affida ai bambini l’atteggiamento dell’abbandono fiducioso in Dio; la consegna della croce rimanda al mistero della redenzione, la consegna del precetto dell’amore è la prima esperienza dell’elemosina come esercizio della carità cristiana; il rito della chiamata e le grandi intercessioni alludono alla Chiesa madre e maestra della fede, nonché strumento efficace della grazia di Cristo.

don Gianandrea Di Donna
Direttore Ufficio per la Liturgia

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