Lo Spirito ha soffiato sulle tante proposte nel Sinodo diocesano di Padova

Davvero intensi, per le Commissioni di studio sui temi del Sinodo, i primi due mesi dell’anno

Lo Spirito ha soffiato sulle tante proposte nel Sinodo diocesano di Padova

Si è completata con la fine di febbraio la tappa sinodale che ha visto impegnate, nei primi due mesi dell’anno, le Commissioni di studio per analizzare il denso materiale arrivato dai Gruppi di discernimento parrocchiali e di ambito. Le Commissioni hanno lavorato con impegno e responsabilità, seguendo passo passo le indicazioni metodologiche, non senza riscontrare, talvolta, qualche difficoltà tecnica. Le proposte elaborate sono ora al vaglio della Presidenza del Sinodo. «Le modalità tecniche sono risultate talvolta un po’ impegnative ma siamo riusciti a seguire il percorso che ci è stato indicato – racconta Anna Griso, relatore della commissione relativa a “Evangelizzazione e cultura” – La mole di materiale da leggere è stata davvero tanta, ma abbiamo considerato tutto ciò che ci è arrivato, operando in un bel clima di lavoro e familiarità. Gli argomenti giunti erano abbastanza omogenei e riguardanti tematiche di cui si parla da tempo, anche se non sono mancate alcune proposte “di frontiera”».

«Anche nel nostro caso il materiale ricevuto si è focalizzato su aspetti omogenei e temi ricorrenti – racconta Mariangela Andreazza, relatore della commissione su “Strutture e sostenibilità economica” – nessuna proposta era troppo differente; tra queste veniva spesso sottolineato quanto tutto ciò che ha a che fare con aspetti economici delle comunità, debba essere trattato con trasparenza, con attenzione e precisione, con professionalità. La nostra commissione era composta prevalentemente da tecnici, ognuno ha fornito il proprio contributo con serietà e impegno». Molto motivati sono stati anche i componenti della commissione di Silvio Grotto sul “Volto delle parrocchie”. «Abbiamo apprezzato la metodologia applicata che si addentrava via via su livelli di sintesi. Sono stati toccati vari aspetti relativi al volto delle parrocchie, ciò che è emerso maggiormente nel nostro caso, è che la parrocchia deve essere più presente all’interno dei territori in cui è inserita, insieme alla necessità di essere ancora più missionaria e accogliente nei confronti di tutte le diversità».

Suor Donatella Lessio è stata invece relatore della commissione sull’“Identità e i compiti dei presbiteri”: «Il mio gruppo era composto per la metà da presbiteri e per l’altra metà da laici – racconta suor Donatella – tutti hanno cercato di mettersi in gioco, attenendosi alla metodologia, lavorando con stima e ascolto reciproco. Abbiamo conosciuto un po’ più da vicino il mondo dei presbiteri che a volte viviamo più dall’esterno; sono emersi aspetti belli e meno belli di essere a capo di una comunità. Tra le altre, è emersa la proposta di una fraternità presbiterale che veda i sacerdoti vivere una comunione e un sostegno reciproco. Oltre al tema dei presbiteri abbiamo lavorato anche sull’immagine di comunità che vorremmo, perché i due ambiti sono strettamente connessi…».

«In tema di liturgia – afferma invece Silvia Sgaravato, relatore di una commissione sul tema – abbiamo riscontrato il desiderio diffuso di essere coinvolti, di comprendere e di essere formati. In commissione non abbiamo “snaturato” nulla di quanto arrivato dai gruppi di discernimento, attenendoci al metodo scientifico che accompagna tutto il percorso. Ora c’è la curiosità, l’interesse, di sapere quali temi entreranno in discussione plenaria». «Abbiamo ricevuto un panorama variegato di proposte, alcune più dettagliate altre più generali – sottolinea Matteo Ometto, relatore della commissione di studio sui giovani – È stato evidenziato il desiderio di cominciare esperienze nuove e di confrontarsi con adulti significativi; vengono chiesti spazi di dialogo su temi cari ai giovani ed esperienze di condivisione. È emerso anche un aspetto molto bello relativo alla spiritualità dei giovani: la ricercano e desiderano progettare la vita sulla base di valori profondi».

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