Mensa di solidarietà a Solagna, attiva da cinque anni. La rete è una grande risorsa

Mensa di solidarietà a Solagna Aperta. cinque anni fa, offre molto più di un pasto caldo alle persone in difficoltà. Ciò è possibile grazie al dialogo con tutte le realtà del territorio

Mensa di solidarietà a Solagna, attiva da cinque anni. La rete è una grande risorsa

Il nome – Casa don Giovanni Nervo – è di quelli che pesano, dato che “appartiene” al fondatore della Caritas italiana scomparso un decennio fa. In questa struttura di Solagna, dal 7 gennaio 2018, opera la mensa di solidarietà, un piccolo ma caloroso focolare di carità cristiana che ogni sera, dal lunedì al sabato, dalle 18 alle 19.30, offre un piatto caldo e un volto accogliente e amico a persone che si trovano in una qualche difficoltà per tutte le quattro parrocchie dell’unità pastorale del Medio-Brenta. Il numero è variabile: in media sono 7-8 persone a serata; possono capitarne due, a volte si supera la decina. «All’inizio la mensa ci sembrava una cosa molto pratica, poi è diventata altro». Michela Bellò di Solagna, infermiera, volontaria presso il centro d’ascolto vicariale Caritas di Valstagna-Fonzaso e volontaria della mensa di solidarietà, fa subito notare come non si possa rispondere a un bisogno primario senza abbracciare la persona nella sua totalità. «Il pasto caldo – spiega – è un mezzo attraverso il quale si sviluppa una relazione ben più preziosa». Cibo, dunque, donato dalla comunità locale, ma anche vestiti puliti raccolti dal centro indumenti e un occhio amico disponibile a indirizzare la persona che bussa alla porta al medico di base o ai servizi sociali. «La mensa – continua Bellò – è diventata una famiglia». Gli spazi stessi ricordano una classica cucina veneta, come quelle di una volta. «Le persone che girano attorno alla mensa prima erano tutte anonime, ora hanno un nome e una storia, una dignità nell’esistere con il loro vissuto e le loro fatiche. Di conseguenza, anche i volontari – una sessantina in totale – sono cresciuti molto. Io stessa posso dire di non essere più la persona che ero cinque anni fa quando abbiamo iniziato; ho gustato infatti molte relazioni che mi hanno fatto crescere sotto ogni punto di vista. Non mi illudo più di essere quella che cammina davanti agli altri indicando loro la strada, ma una che cammina a fianco». Lo si scrive sempre, in questi casi, ma anche questa volta la forza è nella rete: «L’importante è conoscere le persone per poterle indirizzare o re-indirizzare. Se non fossi volontaria anche del centro d’ascolto vicariale farei fatica a capire tutte le implicazioni e le connessioni con i servizi Caritas, le realtà civili del territorio come Comune e servizi sociali». Una rete ben oliata capace di superare diffidenze: «Un profugo africano, che pur aveva un lavoro, era rimasto senza casa e nessuno voleva affittargli un posto dove stare. Siamo riusciti a trovargli un appartamento». Accogliere, sempre. «La maggior parte delle persone che mangiano da noi sono italiane. Molti hanno disagi psicologici, alcuni si sono “bruciati” i rapporti familiari per via della ludopatia, altri ancora sono stranieri. Ci sono poi africani che non sono poveri dal punto di vista economico ma vivono in solitudine, con un bisogno immenso di stare in relazione e di avere un posto dove sentirsi in famiglia».

Veglia contro la tratta mercoledì 8 febbraio al Santo

Mercoledì 8 febbraio, memoria di santa Giuseppina Bakhita, è la 9a Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta. La veglia diocesana si terrà al Santo. Dalle 20.30 alle 21 si ascolteranno dei brani musicali eseguiti dall’ensemble “Suoni dal Mondo” del conservatorio Pollini di Padova. Nel frattempo, arriveranno in basilica i gruppi di
pellegrini che partendo da diversi punti della città renderanno visibile il tema di quest’anno “Camminare per la dignità”. Chi desidera formare un gruppo di persone disposte a camminare per la dignità e a partecipare alla veglia di preghiera
ci si può iscrivere compilando il modulo allegato all’articolo presente nel sito della Diocesi. Alle 21 inizierà un momento di preghiera presieduto dal vescovo Claudio Cipolla. Per saperne di più sulla Giornata: preghieracontrotratta.org

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)