Missioni. Il mese "straordinario" verso la conversione missionaria

Ottobre quest'anno è mese missionario straordinario, voluto da papa Francesco per celebrare il centenario dell’enciclica Maximum illud di Benedetto XV. Duplice l'obiettivo: rilanciare la missio ad gentes e dare una spinta più missionaria alla nostra Chiesa. Tanti gli appuntamenti nella nostra diocesi, non solo nel mese di ottobre, ma in tutto l'anno.Le messe il primo ottobre in tre luoghi della diocesi in memoria  di santa Teresa di Lisieux, la veglia dell’11 ottobre in Cattedrale, il Missio meeting giovani il 27 ottobre. 

Missioni. Il mese "straordinario" verso la conversione missionaria

Un duplice obiettivo sta alla base del mese missionario straordinario voluto da papa Francesco nel centenario dell’enciclica Maximum illud di Benedetto XV: rilanciare la missio ad gentes, le partenze, e dare una spinta più missionaria alla pastorale ordinaria della nostra Chiesa. L’enciclica del 1919 spingeva a superare il colonialismo e l’europacentrismo che in alcuni casi avevano viziato l’azione missionaria nei secoli precedenti. Oggi c’è bisogno di riprendere con nuova energia la responsabilità dell’annuncio del Vangelo nel mondo e avere questo slancio anche nella nostra chiesa. Lo chiarisce anche il tema scelto per il mese missionario: “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo”.

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«Un mese importante – afferma don Raffaele Gobbi, direttore del Centro missionario diocesano – che sarà vissuto, come ci ha indicato il papa, in quattro dimensioni: l’incontro personale con Gesù, la testimonianza, la formazione missionaria e la carità missionaria. Proprio sulla dimensione del racconto, alla veglia dell’11 ottobre, alle 21, in Cattedrale ci sarà don Luigi Turato che parlerà della realtà amazzonica nella quale è inserito, collegandoci così con il Sinodo sull'Amazzonia che sarà aperto il 6 ottobre a Roma».

Tanti appuntamenti e alcune novità scandiranno questo mese straordinario: nei 32 vicariati della Diocesi, nel corso dell’anno, ci saranno degli incontri formativi e motivazionali, riprende la scuola di animazione missionaria dopo tre anni di pausa, il 27 ottobre il "Missio meeting giovani" e, sempre per i giovani, il percorso di discernimento missionario “ChiAma la Missione”.

«Il messaggio è questo: un tempo vivere le missioni era “facile” grazie alla presenza di numerosi religiosi – conclude don Raffaele Gobbi – Oggi il dono è più genuino e autentico, perché abbiamo poche risorse. Questa povertà rende il dono più sentito. E poi si possono e devono imparare molte cose dalle missioni. È un dare e ricevere. I ragazzi tornano da queste esperienze con un bagaglio prezioso perché sono esperienze che scuotono. È un incontro di popoli, culture diverse, un allenamento a cambiare prospettiva. La missione è questo: aprire le finestre, avere uno sguardo che spazia, altrimenti il rischio è chiudersi nel proprio “io”, parlare dei propri problemi. Ma in un mondo sempre più globalizzato non possiamo chiuderci all’ombra del nostro campanile. I missionari sono dei precursori, abituati a viaggiare e a conoscere realtà completamente diverse».

1° ottobre, tre messe per Santa Teresa

Il primo ottobre tre messe alle 19 nella memoria della patrona delle missioni santa Teresa di Lisieux: a Cittadella nel convento di San Francesco, nella parrocchia di Santa Teresa a Padova e a Monselice nel monastero delle Carmelitane.

Assemblea missionaria del Triveneto

Il 13 ottobre si terrà l’assemblea missionaria triveneta a Rubano, occasione per un interscambio fra diocesi vicine e un confronto per dare concretezza alla conversione missionaria e alla chiesa in uscita. Tema: La missione fa la chiesa.

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