Mortisa. Professione perpetua per la trentaduenne suor Emanuela Abriani

«Nel mio percorso vocazionale, abbastanza lineare, la parrocchia ha avuto un ruolo importante»

Mortisa. Professione perpetua per la trentaduenne suor Emanuela Abriani

«La vocazione religiosa è maturata anche grazie a una cugina di papà, una suora anziana che periodicamente andavamo a trovare, vocazione che si è fatta ancor più limpida quando lei è venuta a mancare». Così racconta suor Emanuela Abriani, 32 anni, originaria di Mortisa, Comune di Lugo di Vicenza: la giovane ha scelto la professione perpetua tra le Suore Maestre di Santa Dorotea, figlie dei Sacri Cuori, della comunità dell’Oasi di santa Bertilla. Il rito si è tenuto il 20 ottobre nel Duomo di Treviso, presieduto dal vescovo Michele Tomasi. «È stata una giornata bellissima, emozionante – afferma suor Emanuela – non riesco a descrivere con le parole l’emozione che ha abitato in me per tutta la celebrazione! Tutto è stato perfetto. Il rito è stato molto partecipato e tante persone hanno riscaldato il mio cuore: familiari, amici, sacerdoti». La religiosa racconta di essere molto legata alla figura di suor Bertilla Boscardin, religiosa che fu infermiera all’ospedale di Treviso e morì a 34 anni per una malattia, il 20 ottobre 1922. «Quando mi hanno detto che il giorno della professione sarebbe stato il 20 ottobre, giorno in cui è mancata suor Bertilla, morta in odore di santità, ho sentito ancora più forte la sua vicinanza. Lei si era già fatta molto presente con me quando ho vissuto un periodo di malattia, alcuni anni fa».

Emanuela Abriani è nata a Mortisa, dove ha vissuto fino all’età di 19 anni. «Poi mi sono dedicata agli studi teologici – prosegue – e ho concluso il baccalaureato alla Facoltà teologica del Triveneto, sede di Padova. Provengo da una famiglia credente e praticante, impegnata in parrocchia. Il mio percorso vocazionale è stato abbastanza lineare, vissuto in un tessuto familiare favorevole che mi ha trasmesso i valori umani e insegnato il rapporto con il Signore. Anche la comunità ha avuto un ruolo importante così come i sacerdoti che qui si sono susseguiti: per questo quando il Signore ha chiamato, è stato naturale rispondere». Don Giancarlo Cantarello è il parroco della comunità parrocchiale di origine di suor Emanuela. «Sono molto contento che in una parrocchia così piccola sia maturata una vocazione religiosa, la prima che avviene qui, sia femminile che maschile, segno che anche una piccola comunità può generare vocazioni. La parrocchia di Mortisa è dedicata alla maternità di Maria: anche le suore sono madri di tutti; Emanuela nella consacrazione incarna la vocazione di Maria, quella della maternità universale, con il cuore a servizio del Signore, prima, e poi a servizio di tutti». Suor Emanuela Abriani risiede, insieme ad altre due sorelle, nella comunità dell’Oasi di santa Bertilla, a Treviso, accanto all’università; uno dei loro carismi è proprio quello legato alla pastorale vocazionale universitaria. «Mi sto dedicando anche all’insegnamento della religione cattolica in una scuola secondaria di primo grado; il rapporto con i ragazzi e con gli universitari è importante, soprattutto per dimostrare che si può trovare realizzazione anche attraverso la scelta di una vita religiosa» conclude la religiosa.

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