Noi Padova. Incontri territoriali. La bellezza di camminare insieme

Vicariato del Piovese: consiglieri del direttivo territoriale e responsabili dei circoli condividono il momento che stanno attraversando in vista dell’estate. Incontri territoriali Un’occasione fondamentale per rigenerare relazioni e sinergie, oltre che per scambiarsi idee dopo i due lunghi anni di pandemia

Noi Padova. Incontri territoriali. La bellezza di camminare insieme

«Ogni volta che troviamo una sala con le sedie disposte in circolo capiamo che siamo già in sintonia». Per Nives Mazzaro, consigliere di Noi Padova, gli incontri organizzati sul territorio, per vicariato, rappresentano un’occasione sia per i circoli sia per il direttivo diocesano. «Ho avuto l’impressione che i circoli conoscessero Noi Padova solo per il suo supporto tecnico, di segreteria e consulenza, e che si trovassero di fronte a una novità, a una piacevole sorpresa. Il nostro obiettivo è comprendere quello di cui hanno bisogno, quindi l’accoglienza e l’ascolto. Come ci ha detto il vescovo, dobbiamo farci accoglienti. Ciò che accomuna i circoli è il bisogno di essere compresi, soprattutto nelle difficoltà. Perché sono risorse importanti della comunità. Un ponte tra il territorio e la Chiesa. Negli incontri portiamo anche la nostra esperienza e ascoltare quella degli altri ha ampliato il nostro orizzonte e ci ha motivati ulteriormente. I volontari rappresentano anche un trait d’union tra i vari gruppi presenti nella parrocchia, non per imporre una direzione, ma piuttosto per valorizzare le diverse potenzialità».

Ai due incontri con il vicariato del Piovese, Marco Miazzi ha partecipato nel ruolo di consigliere sia del circolo Noi di Campagnola sia di Noi Padova. «Ci sono problemi in comune, ma realtà molto diverse – osserva – Circoli che hanno risentito molto della pandemia e hanno ridotto al minimo l’attività e altri, come Campolongo Maggiore, che hanno dimostrato una gran vitalità e hanno fatto tornare di moda il patronato. Piove di Sacco sta avviando un progetto interessante, in cui il patronato esce e si confronta con la realtà esterna. Anche a Campagnola abbiamo avuto un calo dei volontari, ma non troppo rilevante. Le attività sono calate dappertutto, forse qui nella Diocesi di Padova meno che altrove, anche perché il direttivo si muove in sintonia con la Chiesa locale. Il nostro intento di andare sul territorio a incontrare i circoli è stato molto apprezzato e si è rivelato utile per scambiarsi idee e informazioni pratiche. Un po’ ovunque c’è la volontà di fare, di ripartire».

Il circolo Noi di Campolongo Maggiore ha preso la pandemia come una sfida. «Non l’abbiamo data vinta al virus – spiega il parroco don Emanuele Degan – Se ci fermava da una parte cercavamo un’altra strada, per tenere viva l’aggregazione. Abbiamo alcune nuove leve inserite lo scorso anno, giovani, che vogliono impegnarsi seriamente in parrocchia. Le difficoltà ci sono state anche qui, ma le iniziative non sono mancate e l’entusiasmo nemmeno. Anche i ragazzi hanno fatto la loro parte. A maggio, la festa dei Santi Felice e Fortunato ha valorizzato il culto di questi martiri cristiani. L’incontro con gli altri circoli è stato piacevole. Ho visto belle persone, con tutta la ricchezza del Noi, che attinge dalla comunità cristiana. Ho visto che le realtà delle zona sono in ripresa, dopo il congelamento della pandemia». Uno dei problemi più sentiti è la difficoltà a rimettere insieme i gruppi e di trovare nuove leve.

«Stiamo ricostruendo tutto di nuovo. Ma questi problemi li hanno avuti tutti, chi più chi meno – osserva Gennaro Comunian, del circolo Noi di Brugine – Tutto quello che facciamo a livello parrocchiale è collegato al nostro circolo. All’incontro a livello vicariale ci siamo riproposti tutti di migliorare. Ognuno ha messo in comune le proprie attività. È stato utile per accorciare la distanza tra i circoli e il direttivo di Noi Padova, con il quale c’è molta sintonia. Il loro supporto è importante non solo per l’aspetto burocratico, che è sempre più impegnativo, soprattutto dopo la riforma del terzo settore, ma anche per mettere in comune alcune idee e cominciare a riflettere sulla possibilità di fare qualcosa insieme».

Anche Mario Pagin, del circolo Noi di Arzerello, condivide il giudizio positivo sulla serata. «Sarebbe bello poterne fare più spesso, anche un paio di volte l’anno – propone – Sarebbe utile per pianificare insieme, creare sinergie, scambiarsi idee. Non c’era mai stato uno scambio positivo come la sera dell’incontro. Ho sentito che anche negli altri circoli ci sono state difficoltà per il rinnovo dei consigli. Noi siamo riusciti a creare un bel gruppo, lavorando molto sui giovani, soprattutto i genitori dei bambini di elementari e medie. Ma non è facile. Molti si spaventano. Le cose sono sempre più complicate, anche per la burocrazia. Ci sono i corsi Haccp, scadenze da rispettare, Spid, documenti. Questo crea difficoltà anche nel ricambio generazionale. Di attività in programma ne abbiamo, come ad esempio i tornei di calcio balilla per il periodo estivo. A settembre si farà la camminata per i trosi, le stradine di Arzerello che portano al santuario del Cristo. A ottobre la castagnata, a novembre la tradizione Festa del folpo. Insomma, non manca certo voglia di fare e anche di divertirsi».

Incontri

A causa di problemi tecnici, i previsti incontri di formazione sulla corretta composizione del bilancio – necessaria per la pubblicazione sul Runts – sono slittati ai prossimi martedì 14 e 21 giugno, sempre dalle ore 21. Per partecipare è necessaria l’adesione (gratuita) sul modulo online messo a disposizione con un link di accesso sulla newsletter numero 10. A seguito dell’iscrizione su tale form, la segreteria invierà le credenziali d’ingresso. I corsi, infatti, si terranno su piattaforma Zoom per i soli utenti registrati. È richiesto un unico collegamento per circolo al fine di dare maggiore stabilità all’applicativo di connessione.

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