Pietro Rossano, testimone di dialogo. A cento anni dalla nascita breve saggio di don Giulio Osto

Tra i centenari del 2023, insieme a don Lorenzo Milani, Italo Calvino e altri, ricorre anche quello della nascita di Pietro Rossano. Il teologo nasce a Vezza d’Alba (Cuneo) nel 1923, diventa prete per la diocesi di Alba e viene inviato a continuare gli studi a Roma. 

Pietro Rossano, testimone di dialogo. A cento anni dalla nascita breve saggio di don Giulio Osto

Ottenuto il dottorato in scienze bibliche, con una tesi su san Paolo, Rossano ritorna in Diocesi e inizia l’insegnamento in seminario. Alba in quegli anni era una cittadina vivace animata da alcune grandi personalità culturali come Beppe Fenoglio – coetaneo di Rossano – il filosofo Pietro Chiodi, primo traduttore di Heidegger in Italia, don Natale Bussi e don Pio Gaia, amici di una vita e maestri del giovane confratello Pietro. Nel 1959 Rossano inizia a lavorare in Vaticano presso la Cancelleria che aveva il compito di redigere i documenti ufficiali. La svolta che rende il prete piemontese uno dei protagonisti del dialogo interreligioso avviene nel maggio 1964 quando papa Paolo VI istituisce un nuovo dicastero vaticano: il Segretariato per i non cristiani nel quale Rossano viene coinvolto come sottosegretario. Qualche mese dopo, il 6 agosto, Paolo VI pubblicherà l’enciclica Ecclesiam suam che inserisce in modo ufficiale il dialogo nella Chiesa cattolica e il Segretariato per i non cristiani diviene il soggetto del Vaticano per il dialogo con tutte le persone religiose del mondo. Pietro Rossano lavorerà al Segretariato dal 1964 al 1983: vent’anni di impegno diretto nei rapporti tra la chiesa cattolica e le religioni del mondo. Nel 1983 papa Giovanni Paolo II nomina Rossano Rettore della Pontificia Università Lateranense e vescovo ausiliario di Roma per la cultura, fino alla sua morte, nel 1991. Pietro Rossano è stato un grande testimone di dialogo attraverso la sua persona, la sua parola parlata e scritta – considerando gli oltre quattrocento titoli a sua firma – la sua fede e dedizione al particolare servizio al quale ha dedicato tutta la vita cioè quello dell’incontro con persone credenti di altre religioni. Forse la caratteristica più significativa di Rossano è stata quella di unire insieme il tempo e le energie spese per gli incontri personali in tutto il mondo con persone religiose, e l’impegno nella Chiesa per aiutare tutti i cattolici a mettersi in relazione con altri credenti. In occasione del centenario è stato pubblicato il breve saggio intitolato proprio Pietro Rossano a firma di don Giulio Osto, docente di teologia presso l’Issr di Padova (Morcelliana, Brescia 2023, pp. 200, 18 euro)

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