Rito di elezione dei catecumeni. In “corsa” verso la Pasqua, insieme

Rito di elezione dei catecumeni. Una ventina di persone lo celebrano con il vescovo domenica in Cattedrale. Trenta ragazzi nelle rispettive parrocchie

Rito di elezione dei catecumeni. In “corsa” verso la Pasqua, insieme

La prima domenica di Quaresima, il 26 febbraio, si celebra con il vescovo in Cattedrale il Rito della elezione ai sacramenti pasquali di una ventina di persone. Nelle rispettive parrocchie, più di trenta ragazzi vengono eletti mentre i loro compagni di gruppo, già battezzati, vivono il Rito della chiamata. Gli adulti provengono da vari Paesi: Nigeria, Albania, Ghana, Cuba, Camerun e Italia. Hanno dai 16 ai 60 anni. Ci sono studenti e lavoratori in vari settori: commercio, assistenza agli anziani, docenza nelle scuole primarie. Ci sono operai, casalinghe, impiegati, un medico, un barbiere... Le parrocchie coinvolte, sia con gli adulti che con i ragazzi, sono molte; tra quelle in Padova ci sono Chiesanuova, Cristo Re, Madonna Incoronata, Montà, Sacro Cuore, San Bellino, San Carlo, San Giuseppe, Santa Rita, Santa Sofia, Santa Teresa e la Missione africana; le altre parrocchie coinvolte sono Alano di Piave, Bastia, Codevigo, Legnaro, Lugo di Vicenza, Mejaniga, Monselice, Noventana, Pernumia, San Giorgio delle Pertiche, San Lorenzo in Roncon, Sambruson, San Bonaventura di Cadoneghe, San Sebastiano in Thiene, San Vito di Valdobbiadene, Sarmeola, Segusino, Torreglia, Vigonovo, Vigonza. «Con il rito dell’elezione inizia per i catecumeni l’ultimo periodo di più intensa preparazione – afferma don Gianandrea Di Donna, delegato vescovile per il catecumenato – la meta sta ora davanti. È vicino il momento in cui potrà iniziare una vita nuova, grazie all’incontro con Cristo. Prendere coscienza di questa vita nuova non è un atto formale, ma è un dono da accogliere. Ciò che sta davanti all’eletto è il dono di Dio, la grazia di essere nuovo con il battesimo. Tutti gli eletti saranno uniti nell’unico cammino pur per strade diverse». Quello dell’elezione è un rito antico che risale al 3° secolo. «Con esso la Chiesa si assume la responsabilità della idoneità della persona a ricevere i sacramenti. È la prima volta in cui la Chiesa si esprime definitivamente sulle persone. Il catecumeno è un lottatore che scacciando il male decide con la forza di Dio di lottare. L’eletto non è più un lottatore, ma un corridore: corre verso la meta. Gli eletti corrono insieme verso la Pasqua che oramai è vicina. Il peccato, la morte stanno per essere definitivamente sconfitti; c’è un Vittorioso alla porta che sta aspettando gli eletti: Gesù, il primogenito della nuova creazione. Gli eletti che lo amano stanno correndo verso di Lui». Per questo ci vuole una preparazione più specifica. Dopo il lungo tempo del catecumenato, ora è il periodo per raccogliere i frutti, il dono che Dio sta per fare. La Chiesa propone un ritiro; gli eletti saranno chiamati a vivere un tempo di prova: è il tempo della purificazione. Gli scrutini mirano a purificare il cuore e le consegne a riscaldarlo, così che ognuno sia idoneo a ricevere la grazia somma della nuova vita in Cristo.

Il vescovo Claudio riprende la visita pastorale

Il vescovo Claudio riprende la visita pastorale: dal 4 al 19 marzo incontrerà le sette parrocchie del vicariato di Torre. In ciascuna vivrà l’eucaristia, ma anche un momento di fraternità, con ciascuna comunità. Sono poi previsti altri incontri vicariali: con i preti, con i referenti di catechesi, liturgia e carità, con i giovani. Don Claudio incontra, inoltre, gli organismi di comunione di ogni parrocchia.

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