Rito di elezione. Ragazzi e adulti eletti ai sacramenti pasquali

Rito di elezione questa domenica in Cattedrale. Mentre la Terra è devastata dalla pandemia e venti di guerra ci rubano il sonno, il Signore non cessa di far germogliare segni di speranza nei nostri giorni. Nella prima domenica di Quaresima, il 6 marzo, come ogni anno, si celebra il Rito dell’elezione ai sacramenti pasquali dei catecumeni che riceveranno i sacramenti della iniziazione cristiana nella prossima Pasqua. 

Rito di elezione. Ragazzi e adulti eletti ai sacramenti pasquali

In Cattedrale sono 19 gli adulti (sette uomini e dodici donne) e due i ragazzi che vengono eletti dal vescovo alle ore 16. Nelle rispettive parrocchie, altri 15 ragazzi vengono eletti insieme ai loro compagni di gruppo, per i quali c'è, per analogia, il rito della “Chiamata ai Sacramenti”.

Con questo rito antichissimo, che risale al 3° secolo, inizia per i catecumeni l’ultimo periodo di più intensa preparazione; è vicino il momento in cui potrà iniziare una vita nuova in Gesù Cristo: è lui la meta da raggiungere. Prendere coscienza di questa vita nuova non è un atto formale, ma è un dono da accogliere. Nel Rito della elezione, la Chiesa si assume la responsabilità della idoneità della persona a ricevere i sacramenti. È la prima volta che la Chiesa si esprime definitivamente sulle persone. Ed esse liberamente acconsentono a questo nuovo appello. L’universalità della Chiesa viene espressa dalle varie nazioni da cui provengono i catecumeni che allargano il nostro sguardo al di là dei nostri confini: oltre agli italiani, abbiamo persone che provengono dall’Albania, dalla Nigeria, dalla Serbia, dal Camerun, dalla Repubblica Dominicana, dalla Federazione Russa, dal Congo, dall’Ucraina.

L’età va dai 16 ai 57 anni per gli adulti e dai 10 ai 13 anni per i ragazzi. La condizione dei richiedenti è variegata, dai profughi ai liberi professionisti, dal consulente informatico alla segretaria di azienda, dall’idraulico alla fotografa: studenti, laureandi, artigiani, ma anche persone che, a causa della pandemia, ora sono in attesa di una occupazione. Una ricchezza di situazioni ed esperienze che commuove. Le parrocchie coinvolte sono Santissima Trinità, Cave, Santa Teresa del Gesù Bambino, Missione Africana, Santo Stefano D’Ungheria e Mortise; e ancora: Candiana, Mestrino, Fiesso d’Artico, San Lorenzo di Abano Terme, Montegrotto, Monselice, Solesino, Redentore di Monselice, San Marco di Camposampiero. Le parrocchie con catecumeni ragazzi sono Busiago, Santa Maria di Non, Bassanello, Santa Rita in Padova, Zugliano, Vigonza, Piovene, Altichiero, Albignasego, Cadoneghe, Caselle, Lusiana e Segusino.

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