Salboro e Crocifisso. Al grest in “Dieci parole”

Salboro e Crocifisso Da tre anni, gli adolescenti che d’estate fanno gli animatori sono coinvolti in un percorso di formazione che ha al centro i comandamenti

Salboro e Crocifisso. Al grest in “Dieci parole”

Da tre anni, nelle parrocchie di Salboro e del Crocifisso, gli adolescenti, che d’estate fanno gli animatori al grest, si formano all’interno di un percorso che declina le “Dieci parole”, i dieci comandamenti, a loro misura. La proposta, un incontro al mese di domenica, messa compresa, è seguita dal parroco di Salboro, don Cristiano Arduini e da tre educatori. «Gli obiettivi del percorso – spiega don Cristiano Arduini – sono molto ambiziosi: vogliamo far crescere i ragazzi nella responsabilità e nell’attenzione verso i bambini che partecipano al grest, creare gruppo e fraternità evangelica, dare formazione e contenuti, fare esperienza dei sacramenti in comunità, ottenere dalla Parola di Dio la bellezza di farsi prossimo e imparare a usare e adattare i sussidi della cooperativa Oragiovane». La formazione non è mai solo frontale, ma si basa sulla drammatizzazione e sull’esperienzialità. A fine febbraio, in un incontro dedicato al terzo comandamento, la celebrazione dell’eucaristia è stata il centro del messaggio, grazie alla cura dei vari passaggi e della preparazione. «Far celebrare questi ragazzi assieme a tutta la comunità cristiana – spiega don Arduini – aiuta a radicarli, a dare loro un senso di appartenenza. Insistiamo molto sul fatto che la vita cristiana non è fatta solo di contenuti, ma anche di pratiche, buone pratiche come i sacramenti». Attualmente sono circa una ventina i ragazzi coinvolti, molto motivati anche in virtù della bellezza delle loro relazioni. Tra loro c’è chi «ha il fatto passo “oltre”, partecipando attivamente alla vita di comunità, animando la messa con il canto e vivendo qualche momento “extra” di preghiera e approfondimento». Con l’imminenza dei giorni di grest, c’è spazio anche per alcuni contenuti più di natura pedagogica. Questa esperienza di formazione, pensata come obbligatoria per tutti i ragazzi dalla seconda superiore in su con l’intenzione di partecipare al grest parrocchiale come animatori, ha coinvolto quest’anno anche alcuni di prima superiore che hanno chiesto di parteciparvi. «Ci siamo accorti che la proposta viene seguita con attenzione dai ragazzi che la sentono davvero “loro” – racconta Andrea Pollis, 26 anni, uno dei tre educatori che affianca don Arduini nel curare la proposta – Negli incontri mettiamo un po’ in crisi i ragazzi, verificando elementi che loro non avevano mai pensato o sui quali non avevano mai riflettuto. Le “Dieci parole” affrontano questioni come gli idoli, oppure la relazione importantissima con i genitori. Il bello di queste “parole” – i comandamenti – è che non solo ti aiutano a rivelare le problematiche della tua vita, ma ti dicono anche come queste possono essere risolte».

Brevi

A San Francesco in Padova si stanno vivendo, durante la Quaresima, alcuni momenti per capire meglio il valore della preghiera, dell’elemosina e del digiuno e cogliere qualche suggerimento per viverlo nel quotidiano. Dopo l’appuntamento di venerdì 1° marzo, ora l’invito è per l’8 e il 15. Alle 19.30, cena povera del convento; alle 20.30, partenza per andare a incontrare – nella chiesa dell’adorazione perpetua, il Corpus Domini (via Santa Lucia) – gli eremiti di città per lasciarsi interrogare dal valore della preghiera.

Nell’up alla Guizza sono in programma tre giorni di esercizi spirituali per giovani e adulti: verranno proposte – il 18 (chiesa del Bassanello), 19 (chiesa dei Santi Angeli) e 20 marzo (chiesa del Bassanello) – tre meditazioni utili a conoscere e celebrare il sacramento della riconciliazione (alle 19).

Andrea Canton

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)