Settimana biblica. «Sono lì e ascolto. E Dio è con me»

Settimana biblica. Restituzione della proposta che ha approfondito i capitoli 40-66 di Isaia

Settimana biblica. «Sono lì e ascolto. E Dio è con me»

Siamo una sessantina. In una stanza. Sono lì e ascolto, curvo a prendere appunti. I relatori si succedono illustrando le profezie di Isaia. Le analisi che vengono presentate sono approfondite, articolate, frutto di anni di studi appassionati. Per fortuna le lezioni sono sufficientemente didascaliche anche per chi come me, ha la sua Bibbia coperta da un sottile
strato di polvere. Le profezie dei periodi prima, durante e dopo l’esilio si succedono nell’aula. Sono lì e ascolto. Mantenere la concentrazione non è facile. L’armonia del testo biblico, il ritmo poetico, il significato dei termini in ebraico, in greco, in latino, la forza della danza nella tradizione del popolo si succedono incalzanti. Mi distraggo. Come quando da studente universitario volava una mosca. Questa volta però non è una mosca, ma la Parola: «Ma Sion ha detto: “Il Signore mi ha abbandonata, il Signore mi ha dimenticata”». Sono lì e ascolto. E penso. Penso agli amici perduti lungo le strade della pandemia; penso alla guerra a poche centinaia di chilometri; penso all’incapacità delle Nazioni di condividere valori comuni; penso alle difficoltà del nostro Paese chiamato tra qualche settimana a decidere; penso ai miei figli, alle mie responsabilità e al mondo che gli lascerò. Sono lì e ascolto il dolore, l’esilio, la disperazione degli ebrei. Penso alla storia che sto vivendo. Sono lì e ascolto la speranza nella Profezia. Cerco di comprendere se quella può essere anche la mia speranza. Sono lì e ascolto e la paura si scioglie in una preghiera sommessa. «Tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio». Il mio Dio è li con me. E mi ascolta.

Alberto Raimondo

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)