Settimana di preghiera per l'Unità dei cristiani. Imparate a fare il bene, cercate la giustizia

Unità dei cristiani. La Settimana di preghiera, dal 18 al 25 gennaio, “coniuga” le parole del profeta Isaia con un fatto di cronaca contemporanea

Settimana di preghiera per l'Unità dei cristiani. Imparate a fare il bene, cercate la giustizia

È nel segno della cronaca contemporanea che prende forma quest’anno la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, dal 18 al 25 gennaio, appuntamento che si tiene ormai da più di cento anni. «Una lunga storia che unisce cristiani di diversa denominazione – afferma don Enrico Luigi Piccolo, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso – La sua diffusione si deve al reverendo Paul Wattson, pastore americano episcopaliano, che a partire dal 1908 sollecita questa attenzione tra le diverse denominazioni cristiane. Nel mondo cattolico la proposta trova buon riscontro grazie al terreno preparato, a partire dal 1894, da Leone XIII che incoraggiava tra i fedeli la celebrazione di un “Ottavario di preghiera per l’unità” da vivere nel contesto della Pentecoste».

Il tema scelto per il 2023 è tratto da un brano del profeta Isaia – «Imparate a fare il bene, cercate la giustizia » – che mette in luce il mutuo rapporto tra culto a Dio e giustizia verso gli altri. Non vi può essere verità nel culto di una Chiesa, nella liturgia di una comunità e nella preghiera personale se non c’è verità nell’esercizio della giustizia verso ogni essere umano. «Le Parole di Dio che ci raggiungono attraverso Isaia – continua don Piccolo – non ammettono alcuna riflessione o commento volto a ridimensionarne la portata. Ma Isaia è anche profeta di speranza. E così il brano si conclude dicendo: “Se anche per i vostri peccati siete rossi come il fuoco, vi farò diventare bianchi come la neve e puri come la lana”. La penitenza ha come esito la trasformazione dell’uomo e della donna per opera della misericordia di Dio. Proprio l’aver sperimentato la misericordia di Dio su di noi, la si potrà estendere a quanti incontriamo». Il fatto di cronaca che ha ispirato il tema è la morte di George Floyd, giovane afro-americano, ucciso per mano di un agente di polizia il 25 maggio 2020. «Questo evento, frutto del pregiudizio razziale – chiarisce il direttore dell’ufficio diocesano – ha portato negli Stati Uniti un movimento di indignazione e di protesta. Congiuntamente a questo ne è nata una presa di consapevolezza di come i semi dell’ingiustizia covati dal pregiudizio sono dentro ciascuno di noi. Ne è nata una Settimana di preghiera dai toni penitenziali, incentrata su una seria e profonda revisione di vita e di mentalità, sia personale che ecclesiale».

Due gli appuntamenti in Diocesi: il convegno di giovedì 12 gennaio alle 20.45 promosso dal Consiglio delle Chiese cristiane di Padova (anche online sul canale Youtube della Diocesi); la veglia di giovedì 19 alle 20.45 presso la cripta della basilica di Santa Giustina in Padova. Al convegno prenderanno parte il sociologo Enzo Pace, il giudice Vartan Giacomelli e padre Guido Bertagna che tratteggeranno un percorso dalle origini dei pregiudizi alla costruzione di una
giustizia più alta, superiore alla logica del “dare a ciascuno il suo”, perché senza riconciliazione e trasformazione dei vissuti si rischia di rimanere incagliati nei drammi delle storie personali e delle storie dei popoli a cui si appartiene. La veglia invece, sulla scia delle indicazioni date dalle chiese cristiane del Minnesota che hanno preparato il materiale per la Settimana, avrà un sapore penitenziale e richiamerà il rinnovamento battesimale portato da ciascun cristiano nei quali non dovrebbe esserci spazio per il pregiudizio e anche la giustizia dovrebbe ispirarsi al solo vero Giusto, il Cristo. Come ogni anno, inoltre, l’eucaristia serale durante la Settimana di preghiera viene celebrata nel santuario di San Leopoldo con intenzione l’unità della Chiesa. «È luogo significativo – chiarisce don Piccolo – perché san Leopoldo è un testimone di quella sensibilità ecumenica che ha alimentato la spiritualità di alcune persone già nella prima metà del Novecento, prima ancora della celebrazione del Concilio ecumenico Vaticano II e delle sue aperture ecumeniche».

Giornata del dialogo tra cristiani ed ebrei

Sul tema “Consolate, consolate il mio popolo (Isaia 40, 1-11)” è in programma un appuntamento di approfondimento online – martedì 17 alle 20.45 – sul canale Youtube della Diocesi.

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