Teresianum, insieme si può. Il 15 ottobre non si è rinunciato alla festa di santa Teresa

La tradizionale festa in occasione del giorno di santa Teresa di Gesù, il 15 ottobre, non è mancata neanche quest’anno. Si è solo trasformata, causa Covid, ma non ha perso di forza

Teresianum, insieme si può. Il 15 ottobre non si è rinunciato alla festa di santa Teresa

«Vidi la grande grazia che fa il Signore, che mette in compagnia di persone buone”, scriveva Teresa di Gesù nel Libro della mia vita. Ci piace pensare che la scuola per noi sia questo: essere messi insieme dall’amico Gesù in “buona compagnia” nel cammino della crescita, anche in questo momento così delicato della nostra storia» afferma suor Maria Teresa Garcia Lima, della Compagnia di Santa Teresa di Gesù, coordinatrice scolastica dell’istituto Teresianum, in Corso Vittorio Emanuele II a due passi da Prato della Valle, all’indomani della festa che ha coinvolto bambini e ragazzi il 15 ottobre, nel giorno di santa Teresa.

Nell’impossibilità di vivere questo giorno come tutti gli alunni si aspettavano – la celebrazione eucaristica, il tradizionale lancio delle caramelle dal balcone della scuola e la visione di un film nel vicino cinema Lux – la scuola ha inventato un modo diverso per gli alunni di rapportarsi con la figura di questa grande donna, protagonista del rinnovamento spirituale spagnolo del Cinquecento e proclamata Dottore della Chiesa. Lo ha fatto attraverso la modalità del gioco, dando la possibilità di inoltrarsi nelle stanze del proprio “castello di cristallo”, l’immagine che Santa Teresa usa per indicare il rapporto di ogni persona con Dio.

«Il castello di cristallo è ognuno di noi – raccontano i bambini della quinta primaria –Quando entriamo in noi stessi possiamo incontrare il nemico con i suoi scarafaggi, ma anche le guardie del castello, che sono l’intelligenza, la memoria, la volontà e i sensi, per fuggire dal nemico. E se incontriamo la Dama Misteriosa, che è l’umiltà, allora si va più velocemente verso la stanza del Re, che è Gesù».

Un’esperienza che è anche un invito a vivere quest’anno scolastico riconoscendo la preziosità di ciascuno e valorizzandola per poterla condividere. “Insieme” è, infatti, la parola che riassume la meta educativa dell’anno in corso, al di là della condizione fisica che si sperimenta ogni giorno in classe: insieme per imparare, per crescere, ma anche per riflettere, pregare, divertirsi e fare festa.

«Non è stato facile per i ragazzi della nostra scuola accettare il fatto che la situazione emergenziale che stiamo vivendo, oltre a stravolgere il modo di stare in classe – con l’uso della mascherina, il distanziamento, l’igienizzazione frequente delle mani, l’areazione continua delle aule – impedisca anche di vivere gli appuntamenti di festa cui siamo abituati, momenti in cui tutta la famiglia del Teresianum si riunisce – afferma Alice Coltro, docente di italiano e membro dello staff di direzione – Sta a noi reinventare il nostro modo di fare festa, andando al cuore dei valori che sono a fondamento della nostra scuola».

E per chiudere in bellezza – giovedì 15 – non ci si è fatti mancare neanche il cinema, classe per classe, a portata di Lim.

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