Terranegra. In festa per san Gaetano Thiene dal 4 all’8 agosto

La parrocchia di San Gaetano Thiene in Terranegra a Padova si accinge a vivere la sua sagra: dal 4 all’8 agosto saranno diversi gli appuntamenti (curati dai circa 130 volontari) a cui soprattutto la comunità è chiamata a partecipare.

Terranegra. In festa per san Gaetano Thiene dal 4 all’8 agosto

Momento centrale sarà il 6 agosto quando, con la celebrazione eucaristica delle 10.30, si ricorderà – con un giorno di anticipo – il patrono, san Gaetano Thiene, vissuto nel Cinquecento e conosciuto come “apostolo della Provvidenza”. Durante la celebrazione ci sarà la benedizione del pane del santo patrono per ricordare la sua assidua attenzione ai poveri dell’epoca e questo alimento «vorremmo possa arrivare a tutte le famiglie del nostro territorio, specialmente a coloro che non sono credenti, per ritrovare il senso di quella fraternità e comunione che purtroppo con il tempo del Covid si è persa» spiega don Fabio Artusi, parroco di Terranegra, San Gregorio Magno e Spirito Santo. Quindi giornate per ritrovare la figura di san Gaetano, «confermandolo come riferimento per la nostra fede, cogliendone il gusto del credere gioioso nel Signore». Don Artusi aggiunge che «per noi la sagra rappresenta un momento per essere sempre più attenti e accoglienti verso quelle persone che sono ai margini, che vivono le periferie della vita, che hanno bisogno di poter contare su coloro che si definiscono cristiani». Inoltre questi giorni di festa sono un’occasione per la comunità di Terranegra per ricordare i settant’anni dall’arrivo delle spoglie dell’internato ignoto il 6 settembre del 1953. In quell’anno, da un cimitero di Colonia, venne prelevata una salma anonima di un soldato italiano che venne sepolto in quello che diventerà due anni dopo, per volontà dell’allora parroco don Giovanni Fortin – che nel 1943 venne internato nel campo di concentramento di Dachau e poi liberato nel 1945 – il Tempio nazionale dell’Internato ignoto (di cui è rettore don Artusi). Questo luogo è sorto per ricordare tutti gli italiani internati nei campi di concentramento durante la Seconda guerra mondiale.

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