Tornei estivi a Villafranca Padovana. «Eventi che aiutano a costruire la comunità»

Villafranca Padovana. Da dieci anni, come anteprima della sagra parrocchiale di luglio, il circolo Noi organizza un torneo di calcetto «soprattutto per stare insieme». Da due anni, a settembre, c'è un torneo anche per i piccoli.

Tornei estivi a Villafranca Padovana. «Eventi che aiutano a costruire la comunità»

Il cartello “chiuso per ferie” è meglio lasciarlo ai negozi. Nel circolo Noi di Villafranca Padovana nei mesi più caldi la comunità continua a essere tale e a darsi appuntamento. La sera, dal 25 giugno fino a metà luglio, è tempo di un torneo di calcetto pensato più per stare assieme che per esibire doti atletiche alla vigilia della festa comunitaria.

«Quello che ci guida da oltre dieci anni a organizzare questa kermesse – spiega Ivana Zanotto del circolo Noi di Villafranca Padovana – è dare alla gente occasioni e opportunità di aggregarsi e stare assieme. La gente viene, beve qualcosa, sta in famiglia e tra amici. Il torneo di calcetto è un ottimo pretesto per aumentare la partecipazione nel nostro centro parrocchiale. Si vede assolutamente la differenza tra le serate in cui non c’è nulla e quelle in cui ci sono le squadre in campo».

Sono tre le serate a settimana dedicate al calcetto, ma spesso diventano quattro per ospitare qualche match di recupero. L’evento è intitolato “Calcio a cinque sagra dei Ferai 2018”, come appuntamento “anteprima” della festa di comunità che si svolge a partire da metà luglio. Per i giovani, anche quelli già più impegnati in parrocchia, è il periodo ideale: «Gli animatori impegnati nel grest e nei campiscuola, anche se le attività sono finite, trovano uno spazio aperto e pensato per loro non per fare qualcosa, ma semplicemente passare del bel tempo insieme».

I manifesti promozionali sono già stati appesi. «In questi giorni i responsabili che si occupano di raccogliere le adesioni stanno procedendo a ritmo serrato per assicurare la massima partecipazione». Se il torneo di giugno luglio è aperto a tutti i maggiorenni (ma gli atleti, di norma, non superano l’età di 35 anni), da due anni è stata data la possibilità anche ai più piccoli di mettersi in gioco, con un altro torneo che si svolge a settembre, a ridosso dell’apertura delle scuole, per due settimane. Il nome scelto del torneo, in puro spirito proto-goliardico, è “I WC”. Non ci sono insomma “tempi morti”. Mai. «Le persone si fermano, chiacchierano, c’è sempre il parroco che si ferma a parlare. Sembra scontato, ma questi eventi ci danno un’enorme mano a costruire la nostra comunità». 

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