Unità pastorale di Agna. Prejon festeggia i 50 anni dalla consacrazione della sua chiesa

Unità pastorale di Agna. Domenica scorsa, la piccola comunità ha ripetuto la grande festa del 22 agosto 1970, quando il vescovo Bortignon consacrò al chiesa dedicata al Cuore Immacolato di Maria e Gesù. Presenti i preti nativi e quelli attivi in parrocchia in questi decenni

Unità pastorale di Agna. Prejon festeggia i 50 anni dalla consacrazione della sua chiesa

La parrocchia di Prejon festeggia 50 anni di consacrazione della propria chiesa, benedetta il 22 agosto 1970 dal vescovo Girolamo Bortignon. Così domenica 23 agosto, la comunità ha ripetuto la grande festa che visse allora.
All'epoca, alla presenza del vescovo, 31 «fanciulli ben preparati» ricevettero la Cresima e con l’occasione furono invitati i vari sacerdoti che avevano operato fino a quel momento. L'evento fu molto sentito dai parrocchiani che lo stesso vescovo ringraziò per la devozione e la compostezza con una lettera successiva.

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Domenica scorsa, per celebrare con solennità un traguardo così importante, la comunità e con essa tutta l’unità pastorale di Agna, di cui Prejon fa parte, hanno ricordato questo anniversario con una messa solenne presieduta dal vicario generale mons. Giuliano Zatti e per l’occasione sono stati invitati i sacerdoti nativi e tutti i sacerdoti che hanno prestato servizio dal 1970 a oggi.
La parrocchia fu eretta nel 1951, ma per decenni i parroci di Bagnoli di Sopra celebrarono la messa in un’aula delle scuole elementari e si occuparono della catechesi. Già i vescovi Pellizzo e Dalla Costa auspicavano la costituzione della parrocchia finché l’allora parroco di Bagnoli, mons. Giovanni Perin, mise in pratica il progetto. Si eresse la chiesa e con essa il locale “asilo e scuola di dottrina”, l’abitazione del custode, quella per le suore e la canonica per il sacerdote.
Prejon era un luogo isolato, già allora diviso in tre comuni: Bagnoli di Sopra, Agna ed Anguillara Veneta. Era abitato da poco più di 600 persone che lavoravano una terra particolarmente fertile, infatti la cronistoria riporta che il nome deriva dal latino praedium ovvero zona agricola.

La fondazione della parrocchia e la costruzione della chiesa sono state lo stimolo ad uscire dal “deserto” di quei tempi e luoghi - si legge in un articolo della Difesa del popolo del 1970. I bollettini parrocchiali raccontano invece che la consacrazione doveva avvenire a maggio, ma fu spostata ad agosto per gli impegni del vescovo. I parrocchiani poterono così abbellire la loro chiesa con numerosi lavori di restauro e pulitura costruendo anche un nuovo altare e rinnovando il portone esterno. La chiesa fu dedicata al Cuore Immacolato di Maria e Gesù.

Durante la celebrazione di domenica scorsa sono stati ricordati i parroci storici ormai defunti: don Igino Pertile, don Sebastiano Turato, don Giuseppe Masiero, don Giulio Ballan, don Gianfranco Lazzarin ultimo parroco fino alla nascita dell'Unità Pastorale di Agna, all'interno della quale ha continuato il suo servizio come collaboratore fino al 4 febbraio scorso.
Oggi come 50 anni fa, ancora molti si chiederanno dove si trovi Prejon. Eppure, questa piccola comunità “cinquantenne” continua a essere viva e vivace. In particolare, dal 2005 in unità pastorale ha riscoperto il valore della collaborazione grazie all’impegno dei suoi parrocchiani, seppur pochi, vivendo una fede semplice ma fondata sulla roccia.

don Raffaele Coccato, Tania Ruzzon ed Ermanno Baraldo

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