Vademecum per dare una mano. Donazioni e altri aiuti: pratiche utili o da evitare

I padovani hanno risposto all’orrore dell’invasione russa in Ucraina con un’ondata di generosità inarrestabile. Resta molto da fare, specie nell’accoglienza dei profughi che in migliaia stanno raggiungendo i Paesi europei. Domenica scorsa, sui siti della Diocesi e della Caritas di Padova sono state pubblicate le prime indicazioni per incanalare in modo ordinato questa immensa disponibilità in modo che sia davvero d’aiuto per le famiglie ucraine.

Vademecum per dare una mano. Donazioni e altri aiuti: pratiche utili o da evitare

«Siamo in una fase concitata, probabilmente saremo superati dagli eventi ma è necessario agire con saggezza e non lasciarci prendere dalla fretta», osserva il direttore della Caritas diocesana Lorenzo Rampon. Nel vademecum viene fortemente sconsigliata l’attivazione di nuove raccolte di medicinali e generi di prima necessità, specie viste la difficoltà di stoccaggio e di trasporto. Anche l’organizzazione di pullman o altri mezzi per facilitare l’arrivo dei profughi non è una priorità immediata. Centrale, invece, in questa fase, l’accoglienza in parrocchia, per la quale non cambiano le modalità di gestione già utilizzate: le parrocchie interessate però possono segnalare la disponibilità.

Spiega Lorenzo Rampon: «Per contatto diretto con la Prefettura e le Caritas confinanti, possiamo affermare che la macchina organizzativa per l’accoglienza delle persone si sta mettendo in moto. La Prefettura di Padova ha convocato più soggetti per un coinvolgimento molto capillare, che va dalla Provincia, ai Comuni, le Diocesi e le Caritas, il Consolato d’Ucraina, nonché le associazioni e le cooperative che hanno già in essere convenzioni per l’accoglienza. Probabilmente sia le parrocchie, sia singoli cittadini verranno sollecitati da più parti per mettere a disposizione dei locali, per i quali però è necessario verificare funzionalità, abitabilità e stato degli impianti». Per aiutare è possibile inviare una donazione tramite bonifico presso Banca Etica filiale di Padova Iban IT58H0501812101000011004009, o con bollettino postale sul conto n° 10292357 intestati entrambi a Caritas diocesana di Padova, causale: “Emergenza Ucraina”. Le indicazioni saranno aggiornate in tempo reale sui siti di Diocesi e Caritas.

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