Zanè. Padre Matteo Dal Bianco e la sua fede

Ordinato sacerdote in Perù, don Matteo Dal Bianco ha celebrato la prima messa a Zanè, la parrocchia originaria dei suoi genitori

Zanè. Padre Matteo Dal Bianco e la sua fede

Llamellin, Ande peruviane. Nella parrocchia allestita dall’Operazione Mato Grosso, a oltre 3.300 metri di quota, lo scorso 23 luglio è stata celebrata l’ordinazione sacerdotale di don Matteo Dal Bianco, 28 anni, nato a Lima, ma originario di Zanè. Lo scorso gennaio, sempre sulle Ande peruviane, a Pomallucay, è stato ordinato diacono. «I miei genitori Angelo e Patrizia, di Zanè, scelsero il Perù per dedicarsi agli altri nell’ambito dell’Operazione Mato Grosso – racconta don Matteo – Partirono quando io non ero ancora nato. Sono il primo di quattro fratelli. Sin da piccolo, ho avuto l’opportunità di vivere e “respirare” una realtà molto differente, bella e ricca nonostante le criticità. E proprio in questa terra, grazie in particolare a don Giorgio Nonni, anima dell’Operazione Mato Grosso, è nata la mia vocazione». Il giovane sacerdote ricorda il momento in cui tutto è partito.

«Ho sempre partecipato alla vita della parrocchia e alle varie attività, mai però avevo pensato di fare il prete. Tornato in Italia, e finiti gli studi, ho lavorato in fabbrica. È stata la morte di don Giorgio, scomparso a 63 anni a causa di un tumore, a ispirare la mia vocazione. Ho avuto il dono di accompagnarne gli ultimi mesi di vita: nonostante le sofferenze don Giorgio era sereno, felice di essersi dedicato agli altri. Quel suo ultimo sorriso è stato un testamento spirituale. Non ho esitato a fare la mia scelta. Era il 2015, avevo 21 anni».

Per l’ordinazione sacerdotale padre Matteo ha indossato la casula disegnata da mamma Patrizia, scomparsa a maggio scorso a causa di un malore. «In Perù la mamma dava una mano all’interno dell’Oratorio delle Ande, un’attività itinerante che ha generato scuole di taglio e cucito per le ragazze, occupandosi dei disegni preparatori». Per padre Matteo grande festa sulle Ande e anche a Zanè dove la comunità guidata da don Luigi Codemo, il prete novello ha celebrato la messa alla quale hanno partecipato papà Angelo, il fratello e le sorelle, la nonna, gli zii, tanti parrocchiani e persone legate all’Operazione Mato Grosso. La parrocchia gli ha donato il calice che ora, dal 4 ottobre, volerà con padre Matteo oltreoceano. «Destinazione Baltimora, Stati Uniti. Mi occuperò di una parrocchia cittadina che già padre Ugo De Censi, fondatore dell’Operazione Mato Grosso, aveva pensato per me. È una realtà completamente diversa rispetto al Perù. Intraprendo questo nuovo cammino con fiducia ed entusiasmo. Ho tante idee per coinvolgere, ad esempio, i giovani».

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