7 aprile, Giornata internazionale della salute. Una sanità che cura gli “ultimi”

17 ambulatori medici Gestiti da enti del Terzo settore nel 2023 si sono costituiti come rete informale in Veneto per offrire servizio a chi non ha accesso al Ssn. 7 aprile, Giornata internazionale della salute «Costruire un mondo più giusto, più sano» è lo slogan dell’Oms scelto per questa ricorrenza che si celebra dal 1948

7 aprile, Giornata internazionale della salute. Una sanità che cura gli “ultimi”

L a salute è tutto. Così recita l’antico adagio e così la pensa gran parte del mondo dell’associazionismo che della tutela della salute ha fatto il proprio campo d’azione. Sono numerose, infatti, le associazioni che si occupano di tutela della salute, alcune molto strutturate e presenti anche a livello nazionale, altre più territoriali e spesso legate a una patologia rara, nate dalla volontà di chi vive o ha vissuto un dramma. C’è poi chi si occupa degli “ultimi”, di quelli che non hanno accesso al sistema sanitario e che conduce una vera battaglia quotidiana. A Padova spicca la Croce rossa italiana che nella sanità si muove a 360 gradi. Per ottimizzare gli sforzi, nel 2023 si è costituita una rete informale tra 17 ambulatori medici del Veneto gestiti da enti del Terzo settore (organizzazioni di volontariato, onlus e fondazioni), con lo scopo di scambiarsi informazioni, progetti formativi e buone pratiche, nonché di presentarsi tutti insieme alle istituzioni. In particolare, gli ambulatori prestano assistenza sanitaria gratuita alle persone che vivono in Veneto prive del medico di medicina generale. Secondo stime regionali, la popolazione target è costituita da 81 mila abitanti, di cui 48 mila immigrati privi di regolare permesso di soggiorno, 30 mila immigrati regolari privi di residenza e tremila cittadini italiani pure privi di residenza, per la cui assistenza sanitaria di base sarebbe necessaria una cinquantina di medici di medicina generale. Nel 2022, in Veneto, hanno avuto accesso agli ambulatori Ets 6.582 persone, per un totale di 15.511 prestazioni mediche, delle quali 4.017 di natura specialistica, grazie alla turnazione di 442 volontari e al lavoro di 23 dipendenti, per un totale di 465 persone coinvolte. I dati sono stati presentati nel convegno “Il sistema degli ambulatori medici del Veneto gestiti da enti del Terzo settore” tenuto a Padova a fine gennaio, quando è stata presentata un’indagine che ha evidenziato le difficoltà degli ambulatori il cui servizio raggiunge soltanto il 20 per cento della popolazione target. È stata anche denunciata la mancata copertura sanitaria dei cittadini italiani e degli stranieri regolari senza dimora, che rappresentano quasi la metà degli utenti degli ambulatori. «Ci siamo uniti in rete per scambiarci informazioni e buone pratiche e in particolare per farci conoscere da utenti e Istituzioni – ha spiegato Augusto Cusinato dell’associazione Cittadini ovunque e redattore della ricerca insieme a Gianfranco Rigoli – In particolare troviamo criticità nello svolgere il nostro servizio sotto il profilo burocratico con codici e procedure non ben definiti o applicati con interpretazioni diverse anche da settori dello stesso ente». A Padova fanno parte della rete il poliambulatorio Caritas di via Duprè che offre prestazioni di odontoiatria e oculistica, il servizio sanitario della Cucine economiche popolari che offre assistenza sanitaria a tutto tondo, compresa la distribuzione di farmaci, e l’associazione Medici in strada che si muove sul territorio con il camper.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)