Baby gang, oggi in Cdm il "decreto Caivano"

Dopo lo stupro delle due cuginette al Parco verde di Caivano e la visita della Premier, il Governo stringe sull'inasprimento delle pene. Salvini: “Chi spara, stupra e uccide, anche se minorenne, deve pagare“. Cucchi (Avs): “Inasprire le pene per i minori è pura follia”

Baby gang, oggi in Cdm il "decreto Caivano"

“Chi spara, stupra e uccide, anche se minorenne, deve pagare“. Lo ha scritto sui social il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che annuncia il tanto atteso ‘Dl Caivano’ oggi in Consiglio dei ministri.

Dopo lo stupro delle due cuginette al Parco verde di Caivano e dopo la visita della Premier, il Governo stringe sull’inasprimento delle pene per i minorenni.

“La sicurezza è una priorità. I decreti non si fanno in un quarto d’ora, ma c’è un provvedimento riguardante le baby gang e la delinquenza minorile– aveva detto ieri ospite di Non Stop News, su RTL 102.5- Stiamo abbassando l’età per essere imputabili. Il 14enne che gira con una pistola dovrà essere punito come un 50enne“.

La bozza del testo in Cdm

Il testo che oggi verrà presentato in Consiglio dei ministri è già stato ribattezzato ‘dl Caivano‘ e avrà 14 articoli che stanno già facendo discutere sia la maggioranza che i partiti di minoranza.

Ecco di cosa discuteranno oggi i ministri: per l’ammonimento del questore l’età si abbassa a 12 anni e per chi ha 14 anni l’avviso orale, nel caso in cui il giovane risulti condannato, può vietare l’utilizzo di social, web e telefoni cellulari. Si abbassa a 6 anni la pena edittale minima perché un minorenne possa essere sottoposto a custodia cautelare in carcere. Sul fronte della dispersione scolastica un nuovo articolo del codice penale prevedrà una pena fino a due anni di carcere per i genitori che non mandano il figlio a scuola. Passa da 1 a 5 anni la pena per la detenzione, il traffico e la produzione di sostanze stupefacenti. Stretta, infine, anche sull’accesso ai siti pornografici per i minorenni.

Cucchi (Avs): “Inasprire le pene per i minori è pura follia”

“La destra al governo ha sempre un’unica soluzione per tutto: l’inasprimento delle pene. Dopo i rave, questa volta tocca ai minori di anni 14. Pura follia e pura propaganda. E’ assurdo pensare che la criminalità giovanile, che spesso si annida in contesti sociali di particolare fragilità, possa essere combattuta col carcere”. Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi alla vigilia del Consiglio dei ministri dal quale sono attese decisioni anche in tema di minorenni autori di reato.

“Ancora più grave- aggiunge- il divieto di spostarsi dal comune di residenza, condannando di fatto quei giovani a vivere in quello stesso ambiente tossico in cui sono nati e cresciuti, penalizzandoli quindi ulteriormente. Invece dell’inasprimento delle pene, servono scuola, serie politiche educative di prevenzione e un reale e costante presidio del territorio, non solo delle forze di polizia, per permettere un monitoraggio e un sostegno alle famiglie. Usare il carcere invece, significa solo negare l’opportunità reale di una nuova vita futura”.

Caivano, Serracchiani (Pd): “Il carcere per gli under 14 non è la soluzione”

“Il carcere agli under 14 è la risposta sbagliata e propagandistica a un grande problema sociale ed educativo. La politica di Salvini è saltare in groppa al fatto di cronaca e cavalcarlo, non dare soluzioni. Rinchiudi un bambino e getta la chiave è il nuovo garantismo della Lega?”. Lo scrive sui social Debora Serracchiani della segreteria del Partito Democratico, responsabile Giustizia.

Tenerini (Fi): “Presenti anche nei piccoli centri di provincia”

“Fondamentale l’intervento del Governo, nel prossimo “pacchetto sicurezza”, allo scopo di affrontare il delicato tema della baby gang, divento più attuale che mai dopo i fatti di Caivano. Questo fenomeno non riguarda soltanto le grandi città e le aree degradate, ma è purtroppo presente anche nelle piccole realtà di provincia, con effetti talvolta gravi. In molti contesti urbani la piccola criminalità impatta in modo devastante sulla quotidianità dei cittadini. E’ fondamentale che si agisca su più fronti: prevenzione, sensibilizzazione, monitoraggio costante, un efficiente presidio del territorio e un sistema punitivo tempestivo, certo, esemplare e senza deroghe”. Lo dichiara la deputata di forza Italia Chiara Tenerini, che aggiunge: “Considero giusta la volontà di introdurre il daspo, cioè l’allontanamento dei minorenni da determinati contesti urbani, cui potrebbe essere affiancata la previsione di misure alternative come i lavori socialmente utili. E’, a tal proposito, necessario attuare il pieno coinvolgimento dei servizi sociali presenti sui territori, che meglio dovrebbero conoscere le situazioni di degrado che riguardano i minori”. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)