Brasile, l’Ufficio salute mentale all’uomo che sostiene la bontà dell’elettroshock

La riforma delle politiche di salute mentale in Brasile è stata affidata a un uomo che farà molto discutere. Si chiama Bernardon Ribeiro, è professore universitario e sostenitore della Terapia elettroconvulsivante (Tec) e della Neuromodulazione, più conosciute come elettroshock. La comunità scientifica ha reagito con preoccupazione alla nomina

Brasile, l’Ufficio salute mentale all’uomo che sostiene la bontà dell’elettroshock

La riforma delle politiche di salute mentale in Brasile è stata affidata a un uomo che farà molto discutere. L’ex ministro della Salute, Eduardo Pazuello, ha nominato infatti lo psichiatra Rafael Bernardon Ribeiro come nuovo coordinatore dell’ufficio Salute mentale, alcolismo e altre deroghe. Il medico dovrà occuparsi di sistemare le più di cento disposizioni che hanno portato in 30 anni il paese latinoamericano a uscire dalla politica manicomiale.

L’identikit. Bernardon Ribeiro è professore universitario, membro dell’associazione Sos Psichiatria e, soprattutto, sostenitore della Terapia elettroconvulsivante (Tec) e della Neuromodulazione, più conosciute come elettroshock. Otto anni fa, infatti, aveva dichiarato che la Tec “è utilizzata in medicina dal 1938, il fatto che sia ancora usata è perché è molto buona”. Aggiungendo che è raccomandata “per casi più gravi, che non hanno alcuna risposta ai farmaci”. Nella comunità scientifica brasiliana il sistema è controverso quanto a efficacia e rischi collegati.

L’analisi. La scelta di mettere Ribeiro all’ufficio Salute mentale è commentata così da Dario Sousa e Silva Filho, sociologo dell’Università di Stato di Rio de Janeiro a cui Osservatorio Diritti ha chiesto un parere in merito: “Al netto della competenza come medico del dottor Bernardon Ribeiro, c’è un aspetto simbolico nel termine elettroshock, usato come punizione e non come trattamento per persone considerate compromesse mentalmente, sia per nemici politici come forma di tortura. Questo valore simbolico viene usato dal presidente Bolsonaro per rifornire la stampa di informazioni che ricordino la sua fedeltà a una causa, da lui presentata come una causa conservatrice.
Uno strumento per alimentare il legame con suoi sostenitori”.

Reazioni e contesto. La comunità scientifica ha reagito con preoccupazione alla nomina, tanto che una raccolta firme lanciata su Change.org è riuscita a mettere insieme oltre 65 mila firme in neppure 15 giorni. L’allarme, del resto, era già alto sull’argomento, visto che nel 2017 l’allora presidente, Michel Temer, aveva creato un team proprio per “analizzare, discutere, migliorare, revocare e creare nuovi strumenti per garantire il rispetto della nuova politica nazionale sulla salute mentale”. L’antropologa Beatriz Brandão, dell’Università di San Paolo e dell’Istituto di ricerca economica applicata, ha detto a Osservatorio Diritti che le azioni di Temer e Bolsonaro cercano di distruggere le conquiste fatte dagli anni Ottanta in avanti, fino alla legge 10.216 del 2001. “Questo contesto di conquista diventa fragile quando riceve colpi assestati alle fondamenta”, ha detto.

L’articolo integrale di Luigi Spera (da Rio de Janeiro, Brasile), “Brasile: salute mentale, Bolsonaro vuole l’elettroshock”, può essere letto su Osservatorio Diritti.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)