Consiglio europeo: a Bruxelles accordo al ribasso tra i 27. “Pause e corridoi umanitari”. Proteggere i civili

“Il Consiglio europeo ribadisce che condanna con la massima fermezza Hamas per i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutta Israele. L’uso di civili come scudi umani da parte di Hamas è un’atrocità particolarmente deplorevole”.

Consiglio europeo: a Bruxelles accordo al ribasso tra i 27. “Pause e corridoi umanitari”. Proteggere i civili

Il summit dei capi di Stato e di governo in corso a Bruxelles, nella prima giornata di ieri ha affrontato soprattutto l’emergenza mediorientale. Nel documento emerso ieri dalla riunione si condanna, ovviamente, il terrorismo di Hamas, si ribadisce il diritto di Israele a difendersi, si invoca rispetto per le popolazioni civili. Ma è mancato il coraggio, che aveva chiesto il premier spagnolo Sanchez (sostenuto dagli omologhi belga e irlandese), di chiedere un “tregua”, ovvero il silenzio delle armi. Alcuni governi (Germania, Austria, Repubblica Ceca) hanno ritenuto che sarebbe stato un cedimento ad Hamas.
Il testo prosegue così: “Il Consiglio europeo sottolinea con forza il diritto di Israele di difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario. Ribadisce l’invito rivolto ad Hamas a liberare immediatamente tutti gli ostaggi senza alcuna precondizione”. Ribadisce poi “l’importanza di garantire, in ogni momento, la protezione di tutti i civili in linea con il diritto internazionale umanitario. Deplora ogni perdita di vita umana tra la popolazione civile”.

Quindi la parte sulla quale l’accordo è stato più difficile e infine il risultato è al ribasso. “Il Consiglio europeo esprime la più profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza e chiede di assicurare un accesso umanitario continuo, rapido, sicuro e senza restrizioni nonché l’arrivo degli aiuti ai bisognosi attraverso tutte le misure necessarie, compresi pause e corridoi umanitari per le esigenze umanitarie”. Pause e non tregua, dunque. “L’Unione europea lavorerà a stretto contatto con i partner della regione per proteggere i civili, per fornire assistenza e per agevolare l’accesso a cibo, acqua, cure mediche, combustibili e rifugi, facendo in modo che tale assistenza non sia oggetto di abusi da parte delle organizzazioni terroristiche”.

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Fonte: Sir