Covid, Inps: 499 mila rapporti a tempo determinato in meno

Risultati significativamente negativi si registrano pure per gli intermittenti (-91mila), i somministrati (-133mila) e gli stagionali (-169mila). Nei primi 4 mesi forte calo delle assunzioni (-39%), crollo aprile (-83%). Lo riferisce l'Inps nel suo Osservatorio sul precariato

Covid, Inps: 499 mila rapporti a tempo determinato in meno

L'impatto del Covid-19 ha fortemente interessato i contratti a termine, accentuandone le tendenze, già in essere, alla flessione. Il saldo dei rapporti a tempo determinato ad aprile 2020 è risultato pari a -499mila. Risultati significativamente negativi si registrano, sempre a fine aprile, pure per gli intermittenti (-91mila), i somministrati (-133mila) e gli stagionali (-169mila). Così l'Inps nel suo Osservatorio sul precariato.

Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, identifica la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese osservato rispetto al valore analogo alla medesima data dell'anno precedente). Esso, in progressiva flessione già nel corso della seconda metà del 2019, è divenuto negativo a febbraio (-29mila) ed è rapidamente aumentato a causa della caduta dell'attività produttiva conseguente all'emergenza sanitaria, passando a -279mila a marzo e raggiungendo, a fine aprile, il valore di -610.000 posizioni di lavoro, rispetto al 30 aprile 2019. Rimane ancora significativamente positivo, pur continuando a ridursi, il saldo dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+244mila) e analogo è l'andamento per l'apprendistato (+38mila).

Ad aprile forte calo contratti occasionali

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), ad aprile 2020 si attesta intorno alle 4.000 unità (in forte diminuzione rispetto allo stesso mese del 2019)". L'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 240 euro. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), ad aprile 2020 essi risultano circa 52mila, in aumento del 458% rispetto ad aprile 2019, la crescita è da riferirsi essenzialmente all'introduzione del bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting previsto dall'articolo 23 comma 8 del DL n. 18/2020 (decreto "Cura Italia"), il cui pagamento è effettuato con i titoli del libretto famiglia; l'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 491 euro.

Nei primi 4 mesi forte calo delle assunzioni (-39%), crollo aprile (-83%)

Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel primo quadrimestre del 2020 sono state 1.493.000. Rispetto allo stesso periodo del 2019 la contrazione è stata molto forte (-39%) ed è risultata particolarmente rilevante nel mese di aprile (-83%), ancor più del mese di marzo (-45%), per effetto dell'emergenza legata alla pandemia Covid-19 e le conseguenti restrizioni (obbligo di chiusura delle attività non essenziali) nonché la più generale caduta della produzione e dei consumi. Tutte le tipologie contrattuali sono state interessate; in maniera nettamente accentuata ciò si osserva per tutte le assunzioni con contratti di lavoro a termine (stagionali, intermittenti, somministrati, a tempo determinato).  Le trasformazioni da tempo determinato nel periodo gennaio-aprile 2020 sono risultate 199mila, anch'esse in flessione rispetto allo stesso periodo del 2019 (-29%; -48% per il mese di aprile), quando il loro volume era risultato eccezionalmente elevato anche per effetto dell'impatto delle modifiche normative dovute al "decreto dignità”. Le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano per il complesso del quadrimestre ancora in crescita (+16%) ma nel mese di aprile la variazione rispetto al corrispondente mese del 2019 è risultata nulla. Le cessazioni nel complesso sono state 1.701.000, in diminuzione rispetto allo stesso quadrimestre dell'anno precedente. Tale diminuzione è stata particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato nel bimestre marzo-aprile (-47%) a seguito dell'introduzione, il 17 marzo (DL n. 18, 2020, "CuraItalia"), del divieto di licenziamento per ragioni economiche. Nel periodo gennaio-aprile 2020, 26.421 rapporti di lavoro (14.459 assunzioni e 11.962 trasformazioni a tempo indeterminato) hanno usufruito dei benefici previsti dall'esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni (legge n. 205/2017), valore in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-41%). I rapporti incentivati costituiscono il 4,5% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni). (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)