E' il giorno del Green Pass: da oggi obbligatorio per 3,5 milioni di lavoratori

Le osservazioni della Fondazione studi consulenti del lavoro: “Norma complessa e contraddittoria: richiesto ai passeggeri e ai clienti, ma non ai lavoratori. A scuola, obbligatorio per il personale ma non per gli studenti”

E' il giorno del Green Pass: da oggi obbligatorio per 3,5 milioni di lavoratori

3,5 milioni: tanti sono i lavoratori occupati nei settori in cui da oggi vige l’obbligo di Green Pass. Rispettivamente, sono 1,6 milioni di dipendenti e autonomi del settore dell'istruzione e 1,9 milioni di operatori sanità. Sono, ad oggi, gli unici lavoratori obbligati ad avere il Green Pass, che pure oggi diventa obbligatorio anche sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza (treni, navi, aerei, autobus). “Una norma complessa e contraddittoria – commenta la Fondazione studi consulenti del lavoro – che si è riflessa nel dibattito sull’obbligatorietà della vaccinazione nei luoghi di lavoro di quest’estate. Anche nei settori in cui vige l’obbligo di Green Pass per gli 'addetti ai lavori', infatti, le incoerenze non mancano: ad esempio, mentre al personale scolastico è richiesta la certificazione verde e, in caso di violazione, la sanzione prevede la sospensione del rapporto di lavoro senza retribuzione dopo il quinto giorno di assenza per mancanza del Green Pass, per gli alunni, fino alle superiori, non sussiste alcun obbligo”.

Al contrario, “diversi sono invece i casi della ristorazione e dei trasporti, dove all’obbligo imposto ai clienti, non ne corrisponde alcuno per i lavoratori. Nei trasporti, dove è prevista la certificazione verde per ora su aerei, navi e treni a lunga percorrenza, si attende un intervento anche sui lavoratori: la platea degli obbligati potrebbe includere i quasi 622 mila occupati nel settore dei servizi di trasporto aerei, ferroviari, terrestri e marittimi. Nella ristorazione, come noto, l’obbligo esiste da tempo, per i clienti che pranzano al chiuso, ma non per camerieri, cuochi, responsabili di sala al lavoro. Anomala è anche la differenza con le strutture ricettive, dove al contrario non è previsto alcun obbligo di certificato verde, nemmeno per i clienti. Nel caso in cui si dovesse provvedere a disciplinare anche l’obbligatorietà per gli occupati di entrambi i settori, sarebbero interessati 1,3 milioni di lavoratori, tra dipendenti e autonomi”.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)