Governo, Rossini (Acli): “Nuovo umanesimo deve partire dalle periferie”

Il presidente nazionale della Acli: “Pensiamo che un nuovo umanesimo, per non rimanere solo una dichiarazione seppur nobile o un invito ad assumere uno stile di vita riservato agli appartenenti a classi sociali urbane, istruite e agiate, debba partire dalle periferie e dalla cura degli ultimi”

Governo, Rossini (Acli): “Nuovo umanesimo deve partire dalle periferie”

ROMA - “Le parole del premier incaricato, Giuseppe Conte, che ha posto quale orizzonte del suo governo un nuovo umanesimo, ci hanno convinto”. Così il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, intervenendo in un dibattito alla Festa nazionale del Pd di Ravenna. 
“Pensiamo che un nuovo umanesimo – ha continuato Rossini – per non rimanere solo una dichiarazione seppur nobile o un invito ad assumere uno stile di vita riservato agli appartenenti a classi sociali urbane, istruite e agiate, debba partire dalle periferie e dalla cura degli ultimi. Le Acli, insieme alle altre associazioni del terzo settore, da anni spendono le loro energie in idee e azioni per realizzare comunità inclusive e solidali”. 
“Il Presidente Conte, intervenendo proprio un anno fa dall’Incontro nazionale di Studi delle Acli a Trieste  – ha ricordato Rossini -, ha riconosciuto il ruolo e la funzione dei corpi intermedi e per questo siamo convinti che ci coinvolgerà in modo attivo nelle politiche pubbliche che il suo governo intende attuare. È ora importante che il Pd e il M5S, insieme al premier incaricato Conte, facciano un ulteriore sforzo per superare le difficoltà e trovare un accordo basato sui programmi”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)