Iran, mercoledì al voto contro Teheran in Commissione per le donne

Mercoledì 14 dicembre, i 54 membri del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc) saranno chiamati a votare per espellere la Repubblica Islamica dell'Iran dalla Commissione dell'Onu sullo Status delle donne...

Iran, mercoledì al voto contro Teheran in Commissione per le donne

Mercoledì 14 dicembre, i 54 membri del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc) saranno chiamati a votare per espellere la Repubblica Islamica dell'Iran dalla Commissione dell'Onu sullo Status delle donne: così in una nota la Federazione italiana per i diritti umani (Fidu).

L'Iran ha da poco iniziato il suo mandato quadriennale in tale Commissione, costituita da 45 membri, che ha come obiettivo quello di promuovere l'uguaglianza di genere e l'emancipazione femminile.

La bozza di risoluzione, proposta dagli Stati Uniti, denuncia le politiche della Repubblica islamica come fortemente in conflitto con i diritti umani e i diritti delle donne, e quindi con la missione della Commissione sullo Status delle donne, ostacolandone il lavoro.

In vista del voto di mercoledì e alla luce degli atroci crimini di cui si sta macchiando il governo iraniano per contenere le proteste, la Fidu chiede ai membri del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite di votare per rimuovere l'Iran da una posizione che mina la credibilità dell'intero organismo dell'Onu e ne impedisce il raggiungimento della sua missione principale.

Nello specifico, la Fidu si rivolge al governo italiano affinché agisca coerentemente con le dichiarazioni di condanna della violenta repressione seguita alle proteste iniziate lo scorso 16 settembre per l'uccisione di Mahsa Amini, e si unisca agli altri Paesi quali Francia, Regno Unito, Canada, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Australia e Guatemala che hanno già dichiarato il loro sostegno alla bozza di risoluzione.

Eleonora Mongelli, vicepresidente della Fidu, dichiara: "Questa mattina la Repubblica Islamica dell'Iran ha eseguito la condanna a morte di un altro giovane manifestante. Majidreza Rahnavard è stato impiccato in pubblico dopo l'arresto avvenuto solo 23 giorni fa. Si tratta del secondo manifestante ad essere giustiziato in cinque giorni. La sistematica violazione dei diritti umani in Iran, in particolare nei confronti di donne, minoranze e minori, è una seria minaccia al lavoro di una Commissione che dovrebbe dare forma a standard globali sull'uguaglianza di genere. Per questo l'Iran dovrebbe essere rimosso dalla Commissione prima della fine del suo mandato". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)