"L'apertura non si sposta", dal Veneto linee guida "ferree" per la scuola

Oggi la Regione Veneto inviera', tramite il dipartimento di prevenzione, le linee guida per la riapertura delle scuole alle Aziende sanitarie. Lo annuncia il governatore del Veneto Luca Zaia, in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera. Si tratta delle linee guida approvate dal comitato tecnico scientifico, "procedure che dovranno essere applicate in maniera assolutamente ferrea", continua Zaia assicurando che "non spostiamo l'apertura delle scuole, ad oggi non lo sto minimamente valutando".

Le linee guida inviate oggi alle Aziende sanitarie "dicono che ci deve essere un referente per ogni scuola nei dipartimenti prevenzione, e che ogni scuola dovra' individuare un referente che si interfaccera' con il dipartimento di prevenzione", spiega l'assessore regionale alla Sanita' Manuela Lanzarin. "Se un bambino ha sintomi deve rimanere a casa e scattano le procedure, va dal pediatra o medico che decide se fare tampone o se e' un'altra patologia". Se invece manifesta sintomi a scuola viene allontanato dalla classe utilizzando i Dpi, viene momentaneamente sistemato in una stanza isolata, i genitori lo portano da medico o dal pediatra, che valuta situazione e decide se far fare tampone, continua Lanzarin. A quel punto "se il tampone e' negativo il bambino rimane a casa il tempo necessario per la guarigione" e il pediatra fa il certificato per il rientro. E ancora, se l'alunno e' positivo viene contattato il dipartimento di prevenzione che attiva l'indagine epidemiologica della classe e di eventuali contatti, ad esempio le figure di insegnamento trasversali. "È importante sottolineare che "non viene chiusa la classe o l'intera scuola, ma si procede in maniera specifica solo in seguito all'indagine epidemiologica". Non c'e' quindi piu' l'automatismo della chiusura, che potra' essere decisa solo in base agli esiti dell'indagine epidemiologica. (DIRE)