La Gran Bretagna verso i trasferimenti sociali? Chi arriva irregolarmente, non potrà chiedere asilo

Secondo le indiscrezioni della stampa di Londra, il provvedimento dovrebbe permettere al governo del Regno Unito di ritenere automaticamente inammissibile in Gran Bretagna la richiesta di asilo di chiunque arrivi in modo ritenuto illegale del Paese Il premier britannico ne parla con il presidente del Rwanda

La Gran Bretagna verso i trasferimenti sociali? Chi arriva irregolarmente, non potrà chiedere asilo

Il primo ministro della Gran Bretagna e il presidente del Ruanda Paul Kagame hanno parlato al telefono del piano di trasferimento forzato verso il Paese africano dei migranti arrivati in Regno Unito in modo "irregolare" sancito da un'intesa bilaterale lo scorso anno, al momento fermo a causa di una serie di ricorsi in sede giudiziaria, ore prima che il governo di Londra presenti ai parlamentari una proposta di legge che mira a rendere sistematiche le deportazioni per le persone che sono arrivate nel Regno Unito attraverso vie ritenute non legali.

Stando a una nota rilanciata dal governo britannico, Sunak e Kagame "hanno discusso della partnership fra Regno Unito e Ruanda in materia di migrazione" e dei loro "sforzi congiunti per rompere il sistema criminale dei trafficanti di persone e per affrontare le questioni umanitarie". I due leader "si sono impegnati a continuare a lavorare insieme per far sì che questa importante collaborazione prosegua con successo".

Stando a quanto riportano i media britannici, oggi la segretaria agli Affari interni Suella Braverman presenterà il piano ai parlamentari. Secondo le indiscrezioni della stampa di Londra, il provvedimento dovrebbe permettere al governo del Regno Unito di ritenere automaticamente inammissibile in Gran Bretagna la richiesta di asilo di chiunque arrivi in modo ritenuto illegale del Paese, a partire da chi approda sulle coste britanniche con le piccole imbarcazioni di fortuna che a decine di migliaia attraversano il Canale della Manica ogni anno. Le persone a cui non verrà concesso di presentare domanda di un asilo, in una possibile violazione di quanto previsto a riguardo dalla Convenzione relativa allo status del rifugiato delle Nazioni Unite del 1951, a cui Londra si attiene, potrebbe essere inviato in Paesi terzi, anche se non è chiaro quali questi possano essere, se non appunto il Ruanda, una volta risolti gli appelli contro l'intesa raggiunta l'anno scorso.

La legge, che impiegherà mesi per essere eventualmente approvata, avrà un effetto retroattivo a partire da oggi e prevederà delle eccezioni per i minori di 18 anni e per le persone in condizioni fisiche di particolare vulnerabilità, sempre stando a quanto ricostruiscono i media locali. La proposta del governo è stata contestata da diverse realtà della società civile britannica. L'ong Care4Calais la definisce "la più draconiana delle leggi sull'asilo mai realizzata finora".

La stessa Braverman, parlando al quotidiano The Express, ha ammesso che il provvedimento "si spinge agli estremi del diritto internazionale". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)