La vacanza solidale dei volontari lungo la rotta balcanica

L'iniziativa di Sant’Egidio:  50 ragazzi ad agosto accanto ai profughi che si trovano nei campi e nei rifugi di fortuna nei dintorni di Bihac, in Bosnia. "Critiche le condizioni igieniche dei migranti, in maggioranza afgani, a cui si aggiungeranno chissà quanti altri in fuga dalla catastrofe umanitaria"

La vacanza solidale dei volontari lungo la rotta balcanica

Per tutto il mese di agosto, 50 volontari, in maggioranza studenti universitari e giovani da Padova, Treviso, Trieste e Bologna, stanno trascorrendo una “vacanza soldale” e alternativa nel cuore della “rotta balcanica” accanto ai profughi che si trovano nei campi e nei rifugi di fortuna nei dintorni di Bihac. E’ l’iniziativa promossa dalla Comunità di Sant’Egidio. Parte del lavoro dei volontari si è svolta in sinergia con il JRS (Jesuit Refugee Service) con cui l'organizzazione ha avviato da tempo una collaborazione. 

La stagione estiva non ha segnato la fine dell’emergenza in quella regione della Bosnia. – si legge in una nota - Stanchi, affamati, maltrattati, i profughi continuano a percorrere un lungo cammino a piedi, con il sogno di arrivare in Europa, e a riprovare più volte il “game”, ossia il pericoloso passaggio della frontiera con l’Unione. Le condizioni igieniche dei migranti - in maggioranza afgani (a cui si aggiungeranno chissà quanti altri in fuga dalla catastrofe umanitaria di questi giorni), ma anche africani provenienti da diversi paesi - continuano a essere estremamente critiche, senza contare i problemi legati alla scarsità di cibo e alla mancanza di acqua potabile”.

Sant’Egidio ha avviato  fuori dal campo di Lipa una scuola di lingua: molti profughi partecipano con costanza e entusiasmo, spiega l'organizzane. "Le lezioni si tengono in piccoli gruppi, con l’intento di insegnare semplici frasi in inglese, italiano, francese, spagnolo e tedesco: un’occasione per parlare, conoscersi meglio e fare amicizia, ma anche per rafforzare la speranza di un futuro migliore per tutti. La presenza dei giovani di Sant’Egidio mostra un volto diverso dell’Europa, accogliente, gentile e solidale".
La comunità, insieme a Ipsia-Acli, ha potuto effettuare visite all’interno del campo di Lipa. Come segno di amicizia e solidarietà, è stata donata a ciascun migrante del campo una maglietta, "bene molto prezioso in questa stagione".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)