Lavoro, Orlando: parità di genere e protezioni ai lavoratori delle piattaforme

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali apre la seconda giornata del G20 del Lavoro a Catania. Al centro del programma della presidenza italiana tre priorità: "Persone, Pianeta e Prosperità"

Lavoro, Orlando: parità di genere e protezioni ai lavoratori delle piattaforme

"La Presidenza Italiana del G20 ha messo al centro del suo programma tre priorità: Persone, Pianeta e Prosperità. Sono tre temi quanto mai attuali, alla luce dell'impatto che la pandemia da COVID-19 ha avuto sulle persone, sulle imprese, sulle nostre economie e sul modo in cui i nostri cittadini guardano alla sostenibilità ambientale e sociale delle nostre azioni. Bisogna ora guardare al futuro, e cogliere le opportunità dei grandi progressi compiuti nell'ambito delle tecnologie per costruire economie più resilienti, sostenibili e inclusive, con una particolare attenzione alle tematiche della salvaguardia ambientale". Lo ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali aprendo la seconda giornata del G20 del Lavoro a Catania.

"In questo contesto - ha continuato il ministro - l'Italia vuole continuare a promuovere e rafforzare il multilateralismo, come motore del cambiamento necessario a perseguire questi obiettivi ambiziosi. E il G20 è la migliore sede per sviluppare la cooperazione tra paesi e raggiungere una visione condivisa sul modo di affrontare le sfide globali".

"Tra le disuguaglianze ancora da combattere - ha sottolineato Orlando - la Presidenza Italiana ha voluto evidenziare quella tra donne e uomini. Le donne sono state particolarmente colpite dagli effetti della crisi. Non solo in termini di maggiore incremento della disoccupazione, ma anche perché sovra-rappresentate tra i lavoratori in prima linea nella battaglia contro la pandemia e quindi più esposte al rischio di contagio. Infine, le misure di confinamento domestico hanno finito per aumentare le disparità di genere già esistenti nel lavoro di cura non pagato. Come Presidenza Italiana del G20 ci siamo riproposti di fare un passo avanti rispetto all'obiettivo di Brisbane. Non guardiamo quindi solo alle politiche per ridurre il divario di genere nella partecipazione al mercato del lavoro, ma guardiamo anche all'obiettivo di incrementare la quantità e la qualità dell'occupazione femminile. E per fare ciò è necessario un approccio multidimensionale che affronti tutti quegli ostacoli che le ragazze e le donne ancora affrontano per poter vedere realizzate le proprie aspirazioni nel mercato del lavoro e nella società".

"Altro aspetto su cui il G20 si è soffermato negli ultimi anni- ha continuato il ministro del Lavoro- è quello della necessità del rafforzamento dei nostri sistemi di protezione sociale, anche alla luce della proliferazione di nuove forme di lavoro. La crisi innescata dalla pandemia ha reso questa sfida più urgente che mai. In questo ultimo anno e mezzo, infatti, sono state mobilitate una quantità di risorse senza precedenti per mitigare l'impatto sociale della crisi economica su quelle categorie particolarmente vulnerabili come i lavoratori temporanei o stagionali, i lavoratori autonomi, i lavoratori informali. Ma la questione fondamentale è quella di rendere queste misure strutturali, di adattare il sistema di protezione sociale a una realtà in evoluzione, garantendo l'adeguatezza e l'efficacia delle misure all'interno di un quadro di finanza pubblica sostenibile".

"Vorrei soffermarmi- ha concluso Orlando- sul terzo argomento della nostra riunione, quello del lavoro in remoto e quello del lavoro tramite piattaforma. Sono forme di lavoro la cui importanza e diffusione si è notevolmente accresciuta durante la pandemia. Il lavoro da remoto - o lavoro agile - si è mostrata una risorsa fondamentale per salvaguardare molti posti di lavoro, garantendo la continuità delle attività economiche durante la pandemia. Anche al di fuori della situazione emergenziale il lavoro da remoto ha enormi potenzialità, ma comporta anche alcune criticità che devono essere tenute in considerazione e affrontate attraverso una attenta regolamentazione - ad esempio l'orario di lavoro, la sicurezza delle postazioni di lavoro, la parità di trattamento e opportunità tra chi lavora da remoto e chi invece svolge il proprio lavoro all'interno dei locali aziendali. Come pure va tenuto in conto il tema della salute fisica e mentale dei lavoratori".

"E riteniamo utile continuare a ragionare su un quadro normativo per il lavoro tramite piattaforma. Innanzitutto, è necessario che i lavoratori coinvolti in questo tipo di attività godano di un insieme minimo di tutele, in linea con i principi e gli standard definiti in sede di Organizzazione Internazionale del Lavoro. Ma come paesi del G20 penso che possiamo essere più ambiziosi e cominciare a ragionare su come estendere ad alcune categorie di lavoratori tramite piattaforma - in particolare quelli più vulnerabili - altri tipi di protezione e tutele, incluso quello del diritto di associazione e della contrattazione collettiva. Concludo ricordando la centralità del dialogo sociale per garantire e continuare a migliorare le condizioni di lavoro dei nostri cittadini. Come Presidente di questa riunione mi permetto di affermare l'indiscutibile valore del tripartismo, della contrattazione collettiva, e del diritto di tutti i lavoratori e di tutte le imprese ad essere rappresentati e far sentire la loro voce nella società e nell'ambito dei processi di definizione delle politiche del lavoro", ha concluso.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)
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