Lavoro, Todde: tavoli di crisi scesi a 69, dal Fondo Salvaguardia otto operazioni

"Il metodo introdotto al ministero dello Sviluppo Economico in 2 anni di gestione delle crisi industriali e l'impegno quotidiano stanno dando i loro frutti, anche se sono refrattaria ai toni trionfalistici e alla facili ricette".

Lo scrive su facebook la viceministra al Mise, Alessandra Todde, spiegando che i tavoli "sono scesi a 69, a fronte dei 149 a dicembre 2019, perché i dossier sono stati affrontati e portati avanti, proponendo soluzioni dove era possibile farlo. In questi due anni, da quando seguo le crisi industriali al ministero, abbiamo dato vita a nuovi strumenti che ci hanno permesso di ottenere questi traguardi. Inoltre, abbiamo reso operativa la struttura per la gestione delle crisi, progettata e finanziata durante il Conte 2".

Per Todde "il Fondo Salvaguardia, strumento disegnato insieme al Ministro Stefano Patuanelli, consente allo Stato, attraverso Invitalia, di poter entrare in equity nel capitale delle aziende in crisi per un ammontare di massimo 10 milioni e per un periodo non superiore a 5 anni. Ad oggi le operazioni approvate dal CdA sono 8 e interessano circa 2000 lavoratori. La chiusura di un'azienda o di un'industria va sempre affrontata in modo costruttivo e non con rassegnazione. Pensare di mantenere modelli che non sono più competitivi è un modo per non affrontare il problema. Gestire la transizione, la trasformazione e la chiusura di in azienda è necessario, perché quando un'attività chiude ha delle conseguenze dirette sul territorio e sull'occupazione, quindi su persone e famiglie".

Infine, "ho sempre ribadito che non possiamo mandare avanti le imprese soltanto con gli incentivi, dobbiamo avere il coraggio di cambiare modelli produttivi se necessario. E lo possiamo fare anche grazie a strumenti che abbiamo appositamente elaborato proprio come il Fondo Salvaguardia". (DIRE)