Microcredito e carcere, siglato l'accordo tra Cnel ed Ente nazionale

Tra i punti più importanti dell'accordo c'è la promozione delle opportunità di sostegno economico e di tutoring a microimprese e professionisti

Microcredito e carcere, siglato l'accordo tra Cnel ed Ente nazionale

Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro e l’Ente Nazionale per il Microcredito hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa che ha l’obiettivo di promuovere l’educazione finanziaria, la cultura dell’impresa e l’inclusione sociale dei soggetti che stanno scontando la parte finale della pena detentiva all’interno di una struttura carceraria o che stanno scontando pene alternative alla detenzione, nonché degli ex detenuti.

Tra i punti più importanti dell'accordo c'è la promozione delle opportunità di sostegno economico e di tutoring a microimprese e professionisti. In quest'ottica, il Cnel si impegna a promuovere le opportunità di finanziamento tramite lo strumento del microcredito a favore di chi sconta la pena in carcere o fuori e degli ex-detenuti. Sempre per queste categorie di beneficiari, il Cnel promuoverà gli interventi del programma Garanzia Giovani “SelfieEmployment”, rivolto a coloro che sono esclusi dal mercato del lavoro e non sono in grado di offrire garanzie al sistema del credito tradizionale. Queste misure di finanza pubblica prevedono la possibilità di accesso a microcrediti e microprestiti che consistono in un finanziamento agevolato senza interessi.

Cnel ed ENM collaboreranno al fine di promuovere specifici programmi di microcredito sociale. Potranno svolgere attività e studi, con l’intento di individuare nuove soluzioni e nuovi prodotti di supporto ai cittadini e alle imprese. Inoltre, realizzeranno attività volte a promuovere l’educazione finanziaria e imprenditoriale all’interno delle carceri: convegni, focus group e seminari; corsi di formazione; corsi di Master o corsi Executive in materia di microfinanza e finanza d’impatto; analisi e ricerche e policy papers. Sarà infine istituita una Commissione paritetica di monitoraggio dell'accordo, che avrà il compito di valutare le iniziative da realizzare e definire le modalità di divulgazione dei risultati.

“Il Protocollo siglato – ha affermato il presidente del Cnel, Renato Brunetta - è perfettamente in linea con una delle mission principali dell’XI Consiliatura del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro: promuovere l’inclusione sociale ed economica dei detenuti, dando così una opportunità di riscatto a chi ha già scontato la propria pena, a chi sta finendo di scontarla e a tutti coloro che sono sottoposti a misure alternative al carcere. Con l’Ente Nazionale per il Microcredito, infatti, forniremo a queste persone tutti gli strumenti necessari per offrire loro una educazione finanziaria seria, con una attenzione particolare rivolta ai giovani e a tutti coloro che hanno bisogno di rientrare nel mondo del lavoro. Questa intesa dà concretezza e ulteriore forza agli accordi interistituzionali che il Cnel ha sottoscritto nei mesi precedenti: penso all’accordo su lavoro e formazione in carcere sottoscritto con il Ministero della Giustizia e all’intesa raggiunta con Assolavoro sul reinserimento lavorativo dei detenuti”, ha concluso.

“Il microcredito e la microfinanza in genere – ha sottolineato il presidente ENM, Mario Baccini – sono strumenti duttili che implementano le ragioni di un’economia sociale e di mercato che rimette al centro del progetto finanziario la persona, con i suoi bisogni e le sue necessità, e l’accompagna dall’idea alla sua realizzazione attraverso un programma di tutoraggio e attività formativa del beneficiario che ne determina il successo. Sono convinto che l’accordo con il Cnel sarà funzionale a promuovere una nuova cultura economica in quelle fasce deboli che vogliono reintegrarsi nel sistema a vantaggio del Paese”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)