Negli Usa lo sport è in bianco e nero. Le divisioni razziali nei campi sportivi americani

Nel bene e nel male, lo sport made in Usa è... in bianco e nero.
Come l’immagine di Jackie Robinson, numero 42 dei Brooklyn Dodgers, sul diamante il 15 aprile 1947. «Non mi interessa se vi sono simpatico o antipatico. Tutto quello che chiedo è che mi rispettiate come essere umano». Era il primo afroamericano nella Mlb, il massimo campionato di baseball. 

Negli Usa lo sport è in bianco e nero. Le divisioni razziali nei campi sportivi americani
Il 16 gennaio 1991 Marco Lokar, 22 anni per 189 centimetri, triestino di padre sloveno, è sommerso da fischi e insulti di 20 mila spettatori al Madison square garden. Gioca a basket con Seaton Hall (dove ha una borsa di studio in economia). Ma si rifiuta di scendere sul parquet con la bandierina a stelle e strisce appiccicata sulla maglia dell’università. «Quando me lo proposero, rifiutai spiegando le mie ragioni che erano due. Primo: sono credente e, come cristiano, non mi sentivo di appoggiare in nessun modo la guerra del...