Record di reati sui minori in Italia: oltre 6200 nel 2021. Mai così tante violenze sessuali

Presentati per la Campagna Indifesa di Terre des Hommes i dati del Servizio analisi criminale che mostrano un costante aumento dei crimini ai danni di minorenni: +89% dal 2004; 1300 le violenze sessuali. Continua il dramma dei matrimoni forzati (20 le vittime in Italia nel 2021), sempre più reati in ambito domestico

Record di reati sui minori in Italia: oltre 6200 nel 2021. Mai così tante violenze sessuali

Il numero dei reati commessi in danno di minori in Italia nel 2021 (riferiti agli artt. 570, 571, 572, 574, 575, 591, 600 bis, 600 ter, 609 bis, 609 ter, 609 quater, 609 quinquies del codice penale) segna uno sconfortante record, superando per la prima volta quota 6 mila: i casi sono stati 6.248, per il 64% ai danni di bambine e ragazze e alimentati dalla violenza sessuale, che registra anch’essa un record assoluto con 1.332 casi, di cui le giovani sono l’88% delle vittime.
I dati, elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, sono resi noti dalla Fondazione Terre des Hommes nel Dossier indifesa “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2022, in occasione della Giornata mondiale delle bambine che ci celebrerà l’11 ottobre.
Il documento è stato presentato oggi nella sede del Coni a Roma per focalizzare l’attenzione sullo sport, che rappresenta allo stesso tempo un ambito da monitorare, un luogo decisivo nelle attività di prevenzione degli abusi e un importante strumento di empowerment femminile.
La Campagna indifesa di Terre des Hommes, nata nel 2012 in occasione della prima Giornata Mondiale delle bambine e ragazze, ha come obiettivo quello di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulle gravi violazioni dei diritti delle bambine e delle ragazze che ogni giorno si verificano nel mondo e sull’importanza di assicurare loro protezione e sostegno.

I reati sui minori in Italia

Il 2021, secondo anno di pandemia da Covid-19, ha registrato un balzo drammatico dell’8% dei reati a danno di minori dal 2020 (5.789 casi) e dell’89% dal 2004 (3.311 casi). In tutti i reati a sfondo sessuale considerati, la prevalenza delle vittime è largamente di genere femminile. Fra questi le fattispecie che registrano la percentuale più alta di vittime bambine sono la violenza sessuale aggravata (aumentata in un anno del 41%) e violenza sessuale (rispettivamente 88% e 87%). Ed è così anche per gli atti sessuali con minorenne (83%), la detenzione di materiale pornografico (82%), la corruzione di minore (76%), la prostituzione minorile (67%) e per la pornografia minorile (69%).

I dati sono convergenti con quelli delle Nazioni unite, secondo cui una donna su tre nel mondo (736 milioni) ha subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita da un uomo, mentre 15 milioni di ragazze fra i 15 e 19 anni hanno subito rapporti sessuali contro la propria volontà dal partner. Cifre che, calcola l’Organizzazione mondiale della sanità, sono pressoché invariate da 10 anni.

Nei confronti dei minori aumentano anche i reati in ambito domestico, ossia i maltrattamenti contro familiari e conviventi, che nel 2021 hanno colpito 2.501 giovani, al 54% di genere femminile. L’aumento dall’anno precedente è limitato al 5%, ma nel 2020 era stato toccato il record con 2.337 casi, mentre il dato dal 2004 è aumentato del 233%.

“Nel 2021 si assiste, per quasi tutti i reati analizzati, a un incremento dal 2020, anno tuttavia particolare perché segnato dalle restrizioni legate alla pandemia. Dai dati emerge un fenomeno non marginale e molto grave per le conseguenze sullo sviluppo psico-fisico delle vittime”, dichiara nel rapporto di Terre des Hommes Stefano Delfini, direttore del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Facendo riferimento alle “gravi conseguenze psicologiche protratte nel tempo”, Delfini sottolinea inoltre “la necessità di prevenire e contrastare i reati, nonché dell’azione sinergica di tutti gli attori, istituzionali e non, a sostegno delle vittime”.

Terre des Hommes esprime la speranza che gli aumenti rilevati siano il frutto dell’emersione di quello che Delfini chiama, giustamente, il “numero oscuro dei casi non denunciati”. Ciò in riferimento anche a una possibile maggior conoscenza della legge 69/2019, cosiddetta “Codice Rosso”, contro la violenza domestica e di genere e all’azione sul territorio delle Forze di polizia.
Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes, afferma: “È fondamentale lavorare sulla raccolta dati per far emergere gli episodi di violenza che rimangono ancora sommersi. Tuttavia, dobbiamo anche concentrare il nostro impegno su informazione e sensibilizzazione, perché, non dobbiamo dimenticarlo, le radici della violenza di genere rimangono soprattutto culturali. In questo Terre des Hommes c’è e ci sarà, in un lavoro di squadra con le Forze di polizia, il mondo della scuola e dello sport, con gli ospedali e un network sempre più ampio di associazioni e enti locali”.

Venti le vittime di matrimoni forzati

Ancora, nel 2021 un terzo delle 20 vittime dei “matrimoni forzati” era minorenne, in particolare il 6% aveva meno di 14 anni e il 27% tra 14 e 17 anni, secondo l’analisi del citato Servizio interforze. Il dato totale mostra un aumento nel tempo di questo reato, con 7 negli ultimi 5 mesi del 2019, 8 nel 2020 e 20 nel 2021. Le vittime sono per l’85% di genere femminile e per il 64% di origine straniera, mentre il 71% degli autori noti è maschio.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)