Rifugiati. Grazie ai corridoi umanitari altre 51 persone sono arrivate oggi in Italia dal Libano

Si tratta di 51 migranti, di cui 19 minori, arrivati stamattina a Fiumicino e provenienti da vari campi profughi del Libano e da diversi centri dopo essere fuggiti dal conflitto in Siria. Saranno accolti da Chiese, famiglie, Comunità di Sant’Egidio, Operazione Colomba e dalla Diaconia valdese in varie regioni e città d’Italia, tra le quali Firenze, Torino, Torre Pellice (TO), Campobasso, Padova, Roma

Rifugiati. Grazie ai corridoi umanitari altre 51 persone sono arrivate oggi in Italia dal Libano

Tredici anni di guerra in Siria. E di origine siriana sono quasi tutte le 51 persone arrivate questa mattina all’aeroporto di Roma Fiumicino e accolte in Italia grazie ai corridoi umanitari realizzati da Chiese protestanti e Comunità di Sant’Egidio.

51 persone, di cui 19 minori, provenienti da vari campi profughi del Libano e da diversi centri - Beirut, Homs e altri territori del Paese da dove sono giunti, negli scorsi mesi ed anni, per fuggire dal conflitto in Siria - saranno accolte da Chiese, famiglie, Comunità di Sant’Egidio, Operazione Colomba e dalla Diaconia valdese in varie regioni e città d’Italia, tra le quali Firenze, Torino, Torre Pellice (TO), Campobasso, Padova, Roma.

Il loro ingresso in Italia, come detto, è stato reso possibile grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola valdese, in accordo coi ministeri dell’Interno e degli Esteri, che dal febbraio 2016 hanno portato in Italia, dal Libano, oltre 2.800 persone. 

“Sono profughi che fuggono dalla guerra e dalle sue devastanti conseguenze – afferma la Comunità di Sant’Egidio -. Il 15 marzo 2011 iniziava infatti in Siria un conflitto che ha causato milioni di profughi, migliaia di scomparsi e un numero imprecisato di morti, forse 500.000, distruzione e sofferenze per tutta la popolazione, in particolare per i più vulnerabili, come i bambini, le donne e le persone anziane. Dopo 13 anni, il conflitto purtroppo prosegue e la crisi umanitaria continua a peggiorare. Il terremoto del 6 febbraio 2023 ha ulteriormente aggravato la situazione”.

I corridoi umanitari, interamente autofinanziati, sono un’iniziativa della società civile che coniuga la salvezza dai viaggi in mare con accoglienza e integrazione. Una best practice riconosciuta a livello internazionale che può diventare un modello per tutta l’Unione Europea. Complessivamente in Europa con i corridoi umanitari sono arrivati oltre 6.800 rifugiati.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)