Rischio naufragio, se non si custodisce l'accoglienza. A Padova la giornata nazionale in memoria delle vittime delle migrazioni

Padova è la città scelta quest’anno da Pax Christi per celebrare la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”. Insieme a un tavolo di realtà locali, tra cui la Diocesi, tre momenti di sensibilizzazione.

© Francesco Malavolta

Padova è la città scelta quest’anno da Pax Christi per celebrare, il 3 ottobre, la Giornata nazionale in memoria delle vittime delle migrazioni, istituita dalla legge 45 del 21 marzo 2016 per conservare e rinnovare il ricordo di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria.

La data del 3 ottobre è stata scelta per ricordare il naufragio del 2013 nel quale persero la vita 368 migranti a mezzo miglio dalle coste di Lampedusa. L’istituzione per legge della Giornata ha l’obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica, attraverso iniziative e incontri su tutto il territorio nazionale, alla solidarietà civile nei confronti dei migranti; al rispetto della dignità umana e del valore della vita di ciascun individuo; all'integrazione e all'accoglienza.

«Le celebrazioni – spiega don Nandino Capovilla, referente di Pax Christi – non sono un generico momento di riflessione sugli sbarchi ma sono l’occasione per porre l’accento sulle migliaia di persone che sono costrette a lasciare la loro terra diventando vittime di sistemi che non sono accoglienti, ma usano su di loro violenza non riconoscendo quello che le leggi internazionali garantiscono agli esseri umani».

Pax Christi, attraverso la campagna “Sulle soglie, senza frontiere” – che ha l’obiettivo di promuovere durante tutto l’anno occasioni di approfondimento e dibattito per sensibilizzare le persone sui temi dell’accoglienza – ha costituito a Padova un tavolo di coordinamento che coinvolge la Diocesi, l’Università e tante realtà impegnate nell’accoglienza sul territorio che hanno organizzato per celebrare la Giornata nazionale di quest’anno l'iniziativa “Capo-Volti”: tre appuntamenti diversi in programma il 28 e 29 settembre e il 3 ottobre.

«Il nome che abbiamo scelto per l'evento – prosegue don Nandino – rimanda al verbo "capovolgere", inteso come naufragio non solo della barca con cui i migranti scappano dalle loro terre ma anche della “barca” Europa che rischia di capovolgersi se smette di custodire i valori della dignità e dell’accoglienza».

Il programma delle giornate prevede: venerdì 28 settembre alle 21 al centro Antonianum (Prato della Valle 56) lo spettacolo gratuito “Il Riscatto” di Mohamed Ba, senegalese emigrato in Francia. Sabato 29, dalle 9 alle 17, sempre all'Antonianum, il convegno nazionale “Capo-Volti. Riconoscersi popolo migrante”. Al mattino, dopo gli interventi introduttivi di don Nandino Capovilla, referente Pax Christi, Marta Nalin, assessore alle Politiche sociali del comune di Padova, e Nicoletta Dentico di Banca popolare Etica, Francesco Malavolta propone “I sommersi e i salvati di oggi” e padre Camillo Ripamonti “Memoria e futuro per le vittime di un sistema disumano”. Dopo il pranzo alle Cucine economiche popolari sono in programma il coro Rinascita con “Concerto partecipato” e Stefano Allievi sul tema “Cambiare tutto per non dover commemorare più”.

Mercoledì 3 ottobre, invece, sono previste: alle 8 attività e laboratori nelle scuole medie e superiori di Padova; alle 16.30 e alle 18 due momenti di flash mob rispettivamente in piazza della Stazione e in quella delle Erbe; alle 19.30 la cena aperta a tutti presso Casa Comboni (via san Giovanni di Verdara 139) a cura delle Cucine economiche popolari e dei Missionari comboniani di Padova.

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