Sanità... in tilt nella Bassa padovana. I sindaci manifestano

Sanità... in tilt nella Bassa padovana. I sindaci manifestano, di nuovo, in difesa del nuovo ospedale di Schiavonia che il Covid ha “scippato” al territorio. E la consigliera regionale Elena Ostanel (Il Veneto che vogliamo) punta l’indice sul direttore della sanità veneta, Luciano Flor.

Sanità... in tilt nella Bassa padovana. I sindaci manifestano

C’era l’impegno per «un’equa distribuzione dei pazienti in terapia intensiva» da parte della Regione. Secondo Ostanel, è rimasto lettera morta. Di più: non si sono attivate nemmeno le intese con le strutture private, indispensabili a decongestionare l’emergenza nella Bassa.

«I contagi salgono e la terapia intensiva cardiologica è ancora chiusa. Questo ritardo non è più accettabile, dopo quasi due anni dall’inizio della pandemia e mesi di proteste dei sindaci, operatori sanitari e cittadini della Bassa» afferma la consigliera regionale.

E insiste: «La Regione aveva promesso che sarebbe stato definito in tempi brevi un accordo con la Casa di cura di Abano per l’utilizzo di 40 posti letto in malattie infettive per pazienti a bassa e media intensità di cura da dividersi fra la struttura di Abano e la Diaz a Padova. A punto siamo? Essendo chiusa la terapia intensiva cardiologica, dove vanno i pazienti della Bassa Padovana con un infarto?».

Ritorna così in primo piano il tema della gestione pianificata della sanità veneta, alle prese anche con l’esodo dei medici (non solo di base...) e con la fragilità strutturale dei servizi territoriali.

L’ultima ondata della pandemia rischia davvero di mettere al tappeto soprattutto le “periferie dimenticate” come la Bassa padovana. E Ostanel conclude: «Chiedo alla giunta Zaia di intervenire con urgenza e mantenere le promesse fatte ai medici e operatori sanitari ormai stremati. Non è accettabile essere ancora al punto di partenza. E spero che la mozione, presentata a settembre e non ancora discussa, sia votata in Consiglio regionale. Perché è tempo di vedere nero su bianco la reale volontà della maggioranza leghista: sta davvero evitando che Schiavonia sia destinato ad essere Covid Hospital? Ha davvero a cuore che i cittadini della Bassa possano accedere in tempo alle cure essenziali?». 

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