Siria, Unicef: almeno 15 bambini uccisi e 15 feriti da inizio anno

La direttrice Henrietta Fore: "Almeno 4,7 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria. Impennata di violenze al campo di Al-Hol dove più di due terzi della popolazione è composta da bambini"

Siria, Unicef: almeno 15 bambini uccisi e 15 feriti da inizio anno

A dieci anni dall’inizio della guerra in Siria, i bambini continuano ad essere uccisi, feriti, sfollati e privati dei beni di prima necessità. Solo nella giornata di giovedì, 2 bambini, di 1 e di 10 anni, sono stati uccisi in un attacco ad Hama. Un altro bambino è rimasto ferito”. L’allarme in una dichiarazione di Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef.

In appena tre settimane dall’inizio del nuovo anno - continua la nota, -almeno 15 bambini sono stati uccisi in circostanze in cui sono state utilizzate armi esplosive e ordigni inesplosi. Altri 15 bambini sono stati feriti".

Nel nordest del Paese, “un’impennata di violenze al campo di Al-Hol – dove più di due terzi della popolazione è composta da bambini – sta mettendo a rischio le loro vite e sottolinea l’esigenza di soluzioni di lungo termine che comprendano il rimpatrio o la ricollocazione dei bambini bloccati lì”. 

Ad Hassakeh - scrive il direttore generale Unicef, - "i servizi di base e le infrastrutture civili continuano ad essere attaccate. L’approvvigionamento d’acqua dalla stazione idrica di Alouk, una delle fonti principali di acqua per quasi mezzo milione di persone, è stato nuovamente interrotto all’inizio di questa settimana. L’interruzione dei servizi idrici costringe i civili a ricorrere ad acqua non sicura che espone le persone, in particolare i bambini, al rischio di contrarre malattie potenzialmente letali legate all’acqua". 

Nel nordest del paese, "il rigido clima invernale, con piogge torrenziali e neve, ha colpito almeno 22.000 persone. Più di 2 milioni di persone sono sfollate e vivono in tende, rifugi e edifici distrutti o non finiti. Secondo quanto riportato, proprio questa settimana, un bambino di sei anni è morto perché un muro costruito attorno alla sua tenda gli è crollato addosso a causa di allagamenti e nevicate". 

"I bambini e le famiglie in Siria hanno sofferto tanto negli ultimi 10 anni e questa sofferenza sembra non accennare a finire - continua la nota di Henrietta Fore. - Almeno 4,7 milioni di bambini hanno bisogno di assistenza umanitaria. La povertà sempre più diffusa, la mancanza di carburante e i crescenti prezzi del cibo stanno costringendo i bambini a lasciare la scuola per lavorare. Ogni settimana, la veloce diffusione della pandemia da Covid-19 sta rendendo alle famiglie sempre più difficile sopravvivere e garantire un’istruzione e protezione di base ai loro bambini". 

"L’Unicef, insieme alla più ampia comunità umanitaria, continua a lavorare senza sosta per fornire supporto, ma non possiamo farlo da soli. Abbiamo bisogno di fondi, di un migliore accesso e, soprattutto, è necessario che tutti proteggano i bambini e li tengano lontani dai pericoli. La violenza in Siria deve finire - conclude Henrietta Fore.” 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)