Sostenibilità, con la pandemia l’Italia ha perso posizioni in Europa

Uno studio sui dati Eurostat, presentato da Asvis, rivela che Italia è penultima tra i Paesi Ue per gli Obiettivi dell’Agenda 2030 in materia di lavoro, disuguaglianze, pace, giustizia e istituzioni solide. L’Italia è sotto la media UE anche per contrasto alla povertà, istruzione, acqua, imprese e infrastrutture, territori, cooperazione. Positiva invece la situazione relativa all’agricoltura e sul consumo e la produzione responsabili

Sostenibilità, con la pandemia l’Italia ha perso posizioni in Europa

Il percorso verso il raggiungimento dei 17 Obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu è stato frenato dalla pandemia nell’Unione Europea e in Italia, che risulta penultima nel confronto con gli altri Paesi Ue per quanto riguarda Lavoro dignitoso e crescita economica (Goal 8), Riduzione delle disuguaglianze (Goal 10), Pace, giustizia e istituzioni solide (Goal 16). È quanto emerge da uno studio, basato su dati Eurostat, pubblicato oggi dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (Asvis), che permette di confrontare i 27 Paesi dell’Unione Europa in una prospettiva decennale e offre una prima valutazione quantitativa dell’impatto della pandemia sul raggiungimento dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 Onu per lo sviluppo sostenibile. 

Lo studio è stato presentato in sintesi dal presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini oggi a Bologna, presso l’Opificio Golinelli, in apertura del convegno “Accompagnare le transizioni, contrastare le diseguaglianze” organizzato dalla Regione Emilia-Romagna.

La situazione in Italia

Il nostro Paese è sotto la media europea in materia di Lotta alla povertà (Goal 1), Istruzione di qualità (Goal 4), Acqua pulita (Goal 6), Imprese, innovazione e infrastrutture (Goal 9), Città e comunità sostenibili (Goal 11), Partnership per gli obiettivi (Goal 17).
Si attestano sulla media europea i dati su Salute e benessere (Goal 3), Parità di genere (Goal 5), Energia pulita e accessibile (Goal 7), Lotta ai cambiamenti climatici (Goal 13) e Vita sulla Terra (Goal 15).
Non disponibili i dati sul Goal 14 relativo alla Vita negli oceani. Spiccano in positivo la posizione dell’Italia sull’agricoltura e l’alimentazione ovvero il Goal 2, Sconfiggere la fame e sul Goal 12, Consumo e produzione responsabili.

La situazione nell’Unione Europea

Secondo lo studio, le disuguaglianze tra i Paesi Ue sono diminuite nel periodo 2010-2020 per sette dei Goal dell’Agenda - 1 Sconfiggere la povertà, 2 Sconfiggere la fame, 3 Salute e benessere, 6 Acqua pulita, 11 Città e comunità sostenibili, 13 Lotta al cambiamento climatico, 16 Pace, giustizia e istituzioni solide - sono rimaste stabili per sei Goal - 4 Istruzione di qualità, 5 Parità di genere, 8 Lavoro dignitoso e crescita economica, 9 Imprese, innovazione e infrastrutture, 15 Vita sulla terra, 17 Partnership sugli Obiettivi - e sono aumentate per tre Goal: 7 Energia pulita e accessibile, 10 Ridurre le disuguaglianze, 12 Consumo e produzione responsabili.

“Tra il 2019 e il 2020 si ha un complessivo rallentamento nei miglioramenti riscontrati negli anni precedenti – si legge -: i Goal che mantengono un andamento positivo tra il 2019 e il 2020 sono soltanto tre (7, 12 e 13), quelli con un andamento negativo sono quattro (Goal 1, 3, 10 e 17) e quelli con un andamento stazionario sono 6 (Goal 2, 4, 5, 8, 9 e 16)”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)