Tragedia sfiorata allo Iov. Dottoressa aggredita alla gola con un coltello da un paziente.

Un’aggressione al momento immotivata e gravissima quella avventura  intorno alle 11 di questa mattina a Padova all’Istituto oncologico veneto (Iov) che ha avuto come protagonista un uomo di 85 anni che dopo aver finito le sue terapie in uno degli ambulatori dell’Istituto è entrato, autonomamente, nel vicino ambulatorio della dott.ssa che lo aveva in cura e l’ha aggredita con un coltello ferendola alla giugulare per fortuna in maniera non grave.

Tragedia sfiorata allo Iov. Dottoressa aggredita alla gola con un coltello da un paziente.

«Un episodio gravissimo – spiega la dott.ssa Patrizia Benini, direttore generale Iov – per fortuna la ferita al collo è superficiale. La dottoressa ha cercato di difendersi ed è stata ferita alla mano. È prontamente intervenuto il personale infermieristico che ha bloccato il paziente e soccorso la dottoressa che è stata trasportata in Azienda ospedaliera dove è in trattamento presso la chirurgia plastica ma, per fortuna, in buone condizioni».

Un episodio molto grave soprattutto perché inaspettato all’interno di una struttura di cura come lo Iov dove i pazienti sono presi in carico in maniera continuativa sviluppando rapporti di fiducia con i propri medici. Come racconta la dott.ssa Benini «l’uomo recentemente aveva fatto un dono alla dottoressa. Un gesto che racconta di un rapporto positivo tra medico e paziente».

Immediata l’attivazione del supporto psicologico per i pazienti e il personale che hanno assistito all’aggressione.

«Ci troviamo dinanzi a un gesto esecrabile che purtroppo evidenzia, in tutta la sua gravità, la difficilissima posizione nella quale ogni giorno i medici sono costretti a lavorare – commenta il dott. Domenico Maria Crisarà, presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Padova – sta venendo meno quel rapporto di fiducia che era il caposaldo del rapporto medico-paziente sino a poco tempo fa. Lo ribadisco nuovamente: da eroi salvatori i medici sono ora visti come il nemico da osteggiare e financo da colpire in senso letterale dando sfogo a tutta la propria violenza ed insoddisfazione».

L’uomo è stato arrestato per le lesioni aggravate dall’uso dell’arma e andrà ai domiciliari nella sua casa di Padova.

Parole di condanna sono giunte anche dal presidente della Regione, Luca Zaia che ha definito l’aggressione «un gesto di enorme viltà».

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