Ucraina. Unicef: “Tragico finale dell’anno educativo. Il 17% delle ‘Scuole sicure’ danneggiate o distrutte”

Almeno 1 scuola su 6 supportata dall'Unicef in Ucraina Orientale è stata danneggiata o distrutta dall'inizio della guerra, compresa la Scuola 36 – l'unica “Scuola Sicura” a Mariupol. Solo nell'ultima settimana, 2 scuole sono state colpite da attacchi. Le scuole danneggiate o distrutte – 15 su 89 – fanno parte del programma “Scuole Sicure”, realizzato con il Ministero dell'Istruzione e della Scienza

Ucraina. Unicef: “Tragico finale dell’anno educativo. Il 17% delle ‘Scuole sicure’ danneggiate o distrutte”

Almeno 1 scuola su 6 supportata dall'Unicef in Ucraina Orientale è stata danneggiata o distrutta dall'inizio della guerra, compresa la Scuola 36 – l'unica “Scuola Sicura” a Mariupol. Ciò evidenzia il drammatico impatto della guerra sulle vite e il futuro dei bambini. 
Solo nell'ultima settimana, 2 scuole sono state colpite da attacchi. Le scuole danneggiate o distrutte – 15 su 89 – fanno parte del programma “Scuole Sicure” realizzato con il Ministero dell'Istruzione e della Scienza, principalmente in risposta agli attacchi su asili e scuole nella regione del Donbass, dove si svolge un conflitto armato dal 2014.
Nel 2019, l’Ucraina è diventato il 100esimo paese a firmare e approvare la dichiarazione “Safe Schools”. La dichiarazione è un impegno a proteggere meglio i bambini, gli insegnanti e le scuole, a supportare la prosecuzione dei percorsi di istruzione durante le guerre e a mettere in atto misure per impedire l’uso per scopi militari delle scuole.   

La guerra. Dall'inizio della guerra a febbraio, centinaia di scuole nel paese sono state segnalate come colpite a causa dell'uso di artiglieria pesante, bombardamenti aerei e altre armi esplosive in aree popolate, mentre altre sono state utilizzate come centri di informazione, rifugi, centri di rifornimento o per scopi militari. 

“L'inizio dell'anno scolastico in Ucraina era pieno di speranza e promesse per i bambini, dopo le interruzioni dovute al Covid-19 - ha dichiarato Murat Sahin, rappresentante Unicef in Ucraina -. Invece, centinaia di bambini sono stati uccisi e l'anno scolastico termina tra la chiusura delle scuole a causa della guerra e la decimazione di strutture scolastiche”.

Per i bambini colpiti dalle crisi, la scuola è fondamentale – fornisce uno spazio sicuro e una parvenza di normalità nei momenti più difficili – e assicura che non paghino per la vita il prezzo dell’istruzione perduta. L'istruzione può anche essere un'ancora di salvezza: fornisce ai bambini l'accesso alle informazioni sui rischi di ordigni esplosivi letali e connette loro e i loro genitori a servizi sanitari e psicosociali di base. 

“Assicurare l'accesso all'istruzione può fare la differenza tra il senso di speranza o di disperazione per milioni di bambini - ha aggiunto Sahin -. Questo è fondamentale per il futuro loro e di tutta l'Ucraina”. 
Insieme ai suoi partner, l'Unicef sta lavorando per raggiungere quanti più bambini possibile con opportunità di apprendimento appropriate e in sicurezza.

In particolare: la piattaforma di formazione online "All Ukrainian Online Education Platform" per studenti delle classi dal 5° all’11° grado, sviluppata dal Ministero dell'Istruzione e della Scienza con il supporto dell'Unicef durante la pandemia da Covid-19, sta raggiungendo oltre 80.000 studenti sfollati in Ucraina; in decine di stazioni metro di Kharkiv, dove i bambini sono costretti a rifugiarsi per trovare riparo, i volontari supportati dall'Unicef hanno realizzato spazi dove insegnanti, psicologi e istruttori sportivi giocano e coinvolgono regolarmente i bambini. 

Ed ancora: gli episodi sulla nuova piattaforma online per bambini "Numo" sostenuta dall'Unicef e dal Ministero dell'Istruzione e della Scienza raggiungono regolarmente centinaia di migliaia di visualizzazioni; una campagna digitale in corso sulla formazione sul rischio di ordigni esplosivi (EORE) creata dall'Unicef con il Servizio Statale di Emergenza dell'Ucraina ha raggiunto 8 milioni di utenti online. 
Inoltre, quasi 250 mila bambini hanno beneficiato di aiuti per l'istruzione forniti dall'Unicef presso rifugi, stazioni della metropolitana e altri luoghi che ospitano bambini sfollati.  
Per i bambini che sono fuggiti dall'Ucraina, l'Unicef sta sostenendo i governi e i comuni per includere i bambini nei sistemi scolastici nazionali, insieme a percorsi formativi alternativi che includono l'apprendimento digitale.  

“Nonostante gli orrori della guerra, è stato fatto un importante lavoro per assicurare che i bambini possano continuare ad apprendere - ha aggiunto Murat Sahin -. I combattimento devono fermarsi così che le aule possano essere ricostruire e le scuole tornino ad essere luoghi sicuri per imparare ancora”.  

L’Unicef ricorda che “i bambini e le scuole devono essere protetti, in linea con il diritto internazionale umanitario. Le parti in conflitto devono intraprendere misure per evitare l'uso di armi esplosive in aree popolate e l'uso di strutture scolastiche a scopi militari”. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)