Un’agenda per il Sud. La forbice tra diverse regioni del Paese e in particolare le carenze rilevate nel Sud

Il ministro Valditara ha deciso di intervenire varando l’Agenda Sud e l’ha presentata nei giorni scorsi proprio in Calabria, a Catanzaro.

Un’agenda per il Sud. La forbice tra diverse regioni del Paese e in particolare le carenze rilevate nel Sud

L’ultimo – in ordine di tempo – segnale inquietante è venuto dalla recente ricerca Pirls (Progress in International Reading Literacy Study) di cui abbiamo già parlato e che misura la capacità degli studenti di quarta e quinta primaria di comprendere, utilizzare, valutare, riflettere e impegnarsi con i testi per raggiungere i propri obiettivi, sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e partecipare alla società.
Una ricerca che ha dato risultati molto buoni per l’Italia (con punteggio medio dei nostri alunni superiore a quello medio internazionale di tutti i Paesi partecipanti e a quello medio dei Paesi europei) se non fosse per un dato che troviamo ricorrente in tutte le indagini, cioè la forbice tra diverse regioni del Paese e in particolare le carenze rilevate nel Sud.
E’ solo l’ultimo avviso, relativo ad una problematica ben nota da tempo, per sottolineare le diverse opportunità scolastiche che caratterizzano il territorio italiano. E non ci vogliono nemmeno le indagini internazionali per ricordarlo, basta leggere le cronache che a più riprese hanno denunciato e denunciano le mancanze strutturali, la carenza di risorse, gli edifici inadeguati. E ci si ricorderà bene i problemi legati alle connessioni a internet e alla Dad al tempo del Covid.
Bene, anzi male. Tutto noto e tutto, da tempo, sempre uguale.
Ora il ministro Valditara ha deciso di intervenire varando l’Agenda Sud e l’ha presentata nei giorni scorsi proprio in Calabria, a Catanzaro. “Da una terra straordinaria come la Calabria – ha tuonato il Ministro – lanciamo un messaggio al Mezzogiorno e a tutta l’Italia. È inaccettabile continuare a leggere report sulla scuola che danno risultati tanto diversi tra il Sud e il resto del Paese. Il Pnrr è già intervenuto con risorse importanti ma noi oggi andiamo oltre, con una strategia per il contrasto della dispersione scolastica. Avviamo un percorso che moltiplicherà le opportunità per i nostri ragazzi e permetterà di valorizzare al meglio le intelligenze di cui disponiamo, per fare dell’Italia sempre più un punto di riferimento in Europa e nel mondo. Oggi facciamo un passo ulteriore per riunificare l’Italia”.
Gli interventi dell’Agenda Sud – precisa una nota del Ministero – dovrebbero garantire “pari opportunità d’istruzione agli studenti su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è combattere la dispersione scolastica fin dalla scuola primaria, con interventi mirati sugli istituti del Mezzogiorno”. Il progetto avrà durata biennale, sugli anni 2023/2024 e 2024/2025, e verrà applicato in 150 scuole del Sud (50 Primarie, 50 Secondarie di I grado e 50 di II grado) individuate dall’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione), “in base a dati relativi ai tassi di dispersione scolastica, abbandono in corso d’anno, assenze, fragilità nei risultati degli apprendimenti, contesto socio-economico”. L’aspettativa è poi quella di estendere il Piano a molte altre scuole.
Attività di orientamento e tutoraggio, didattica innovativa e laboratoriale, scuole aperte tutto il giorno, attività anche durante la sospensione delle lezioni, orari più flessibili, potenziamento del tempo pieno e delle mense scolastiche: queste alcune delle strategie che verranno messe in atto, insieme al rafforzamento dell’organico e a progetti di formazione mirata per i docenti.
Che sia la volta buona?

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Fonte: Sir