Vent’anni fa veniva approvata la legge Stanca. Brunetta: “Fu un atto di civiltà”

La legge, approvata con voto unanime, riconosce il diritto per i cittadini disabili di accedere ai servizi informatici della Pubblica Amministrazione. Il presidente del Cnel, Renato Brunetta: “C’è ancora molto da fare per arrivare ad un'effettiva equità nell'erogazione dei servizi”

Vent’anni fa veniva approvata la legge Stanca. Brunetta: “Fu un atto di civiltà”

“Venti anni fa il Parlamento italiano approvava con voto unanime la legge Stanca, che riconosceva il diritto per i cittadini disabili di accedere ai servizi informatici e ai siti Internet della Pubblica Amministrazione, senza essere penalizzati rispetto a tutti gli altri. Fu un atto di civiltà che poneva l'Italia all'avanguardia, nel panorama internazionale, sul piano della tutela dei diritti e dei servizi resi dalla Pa. Da quella data molto è stato fatto nel nostro paese per abbattere le barriere virtuali, al pari di quelle fisiche, ma moltissimo deve essere ancora compiuto, sia sul piano legislativo che su quello culturale, per arrivare ad un'effettiva equità nell'erogazione dei servizi”. Lo afferma in una nota il presidente del Cnel, Renato Brunetta. “In una società ormai caratterizzata – prosegue – dall'importanza delle tecnologie digitali in molte attività della vita quotidiana e dalla loro rapidissima evoluzione, la sfida per le istituzioni è quella di stare al passo di questi cambiamenti e di continuare a garantire piena accessibilità a tutti ai servizi digitali. Il Cnel, grazie anche alla presenza del consigliere Vincenzo Falabella, presidente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish-Ets), è impegnato dall'inizio di questa consiliatura nell'ascolto delle associazioni che tutelano i diritti delle persone disabili e nella proposta di soluzioni: in questo senso va la decisione di costituire un Osservatorio per l’inclusione e l’accessibilità, con l’obiettivo di promuovere una società più accogliente ed equa e la piena partecipazione alla vita sociale ed economica". “L’inclusività e l’accessibilità rispetto ai diritti delle persone con disabilità – dichiara il consigliere Vincenzo Falabella – è un valore irrinunciabile, suggellato anche dalla Convenzione ONU del 2006. Ora occorre procedere con convinzione e speditezza nell’ampliare e rafforzare questi diritti, che ricomprendono la garanzia di pari opportunità per tutti nell’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione e in particolare ai servizi di natura digitale. Il Cnel può dare un significativo contributo sia in termini di monitoraggio sia dal punto di vista della sensibilizzazione e della sollecitazione. È fondamentale e urgente, tra l’altro, accelerare l’implementazione e la piena adozione della Direttiva europea sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi, così come proseguire nell’attuazione della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità. Un passo importante, in tal senso, c’è stato lo scorso maggio con il primo decreto attuativo, volto a garantire a tutti i cittadini, sulla base di uguaglianza con gli altri, l’accessibilità universale ai servizi forniti dalle Pubbliche Amministrazioni e soprattutto garantire ai lavoratori con disabilità la possibilità di svolgere il loro lavoro in autonomia con la piena fruibilità degli spazi fisici e delle tecnologie alle postazioni di lavoro. Questa è la strada su cui dobbiamo continuare a procedere”. Il Cnel rende noto, infine, che darà il suo sostegno all'incontro “La legge Stanca vent'anni dopo. Non solo per ricordare, ma per fare!”, in programma il 9 gennaio 2024 e organizzato dalla Fondazione Pensiero Solido e dall’International Web Association (online dalle 16 sul canale YouTube della Fondazione).

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)