Ventimiglia. La denuncia di Medici senza frontiere: 471 respingimenti in un mese

L’organizzazione è attiva con una clinica mobile. Focus sulla salute della donna: “Ne incontriamo tantissime che spesso viaggiano sole con i loro bambini o incinte e che non accedono all’assistenza sanitaria da mesi o addirittura da anni”

Ventimiglia. La denuncia di Medici senza frontiere: 471 respingimenti in un mese

Cure mediche, con un focus particolare sulla salute sessuale e riproduttiva della donna, orientamento sociosanitario e attività di promozione alla salute, sono i servizi offerti da febbraio dal team di Medici Senza Frontiere (MSF) a Ventimiglia in favore della popolazione migrante. Attraverso una clinica mobile l’équipe di MSF, composta da un medico, un’infermiera, un’ostetrica, una promotrice alla salute e due mediatori interculturali, è attiva a Ventimiglia, nelle aree circostanti al confine con la Francia e presso gli insediamenti informali lungo il fiume Roia. MSF ha raggiunto finora 330 persone, tra cui diverse donne e bambini, con attività di orientamento sociosanitario e di promozione alla salute, e ha effettuato 90 visite mediche e 23 visite ostetrico-ginecologiche.

“Incontriamo tantissime donne che spesso viaggiano sole con i loro bambini o incinte e che non accedono all’assistenza sanitaria da mesi o addirittura da anni” dichiara Marina Castellano, responsabile medico del progetto di MSF a Ventimiglia. “Abbiamo visitato una donna di 28 anni, originaria dell’Africa occidentale, rimasta incinta dopo le violenze subite in Libia, che al settimo mese di gravidanza ancora non aveva fatto alcun controllo medico”. Da metà febbraio a fine marzo, l’équipe di MSF, durante le attività di monitoraggio alla frontiera, ha assistito a 471 respingimenti.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)