Gmg. Lisbona, stiamo arrivando! I primi pullman partono lunedì 24 luglio

Gmg di Lisbona. Parte lunedì 24 luglio, in pullman, il primo gruppo di 120 giovani della Diocesi di Padova (anche se in undici, si sono già “avviati” in bici). Prima della Gmg “vera e propria”, vivranno un gemellaggio con i coetanei della Diocesi di Porto. Altre partenze il 30 e 31

Gmg. Lisbona, stiamo arrivando! I primi pullman partono lunedì 24 luglio

Il lungo viaggio in pullman che si apprestano ad affrontare gli oltre 600 giovani della Diocesi di Padova per la Giornata mondiale della gioventù di Lisbona non scoraggia e non frena l’entusiasmo. Due le partenze: per 120 ragazzi, che hanno scelto di vivere anche l’esperienza del gemellaggio con i coetanei di una Diocesi portoghese, i bagagli devono essere pronti lunedì 24 luglio; così per una ventina che ha scelto di partire autonomamente. Per gli altri l’“imbarco” è tra 30 e 31 luglio. «La Gmg è uno snodo – dichiara don Alberto Sonda, animatore vocazionale diocesano degli adolescenti che accompagnerà i 120 giovani – nel senso che nella vita ci sono momenti di ordinarietà e di straordinarietà: un anno non può essere tutta Gmg, ma ogni tanto è bello avere questi momenti di straordinarietà che portano entusiasmo, richiedono investimento di energia anche da un punto di vista economico e sono momenti in cui far splendere l’essere cristiani, essere giovani che stanno crescendo e scelgono di vestire un certo stile. Un’esperienza con tanti ingredienti e ciascuno può prendere ciò che fa più per lui: chi fa già un cammino di fede prende l’opportunità per andare un po’ più in profondità e confrontarsi; per chi è più lontano è occasione per ricevere un annuncio, vedere un volto gioioso». Chi vivrà il gemellaggio avrà a disposizione parecchi giorni conoscersi e conoscere il Portogallo, per sedici giorni impegnativi ma ricchi di condivisione e incontri, faticosi, dove è richiesto un minimo di capacità di adattamento, ma che lasciano il segno. «L’idea di fare tante ore di pullman – racconta infatti Francesca Giaccaglia, 26 anni di Roncaglia, specializzanda in odontoiatria pediatrica, capo-pullman e accompagnatrice di dodici ragazzi della sua parrocchia – mi sembra più entusiasmante che l’idea di non partecipare alla Gmg! Non ho avuto dubbi! Parto super entusiasta e così ho cercato di caricare i miei ragazzi, alcuni dei quali sono un po’ titubanti, perché non hanno mai fatto un viaggio del genere. È da quando sono scesa dal pullman di Cracovia, la precedente Gmg europea, che aspetto questo momento!». La Gmg è esperienza di crescita, scoperta, condivisione, ma non solo. «Gmg vuol dire preparazione, responsabilità, divertimento, sorpresa – afferma Francesco Bon, 20 anni studente di lingue europee a Venezia, capo-pullman originario di Caselle de’ Ruffi da dove partono una quarantina di giovani, otto dei quali hanno scelto il viaggio lungo – Sarà caos, ma anche intraprendenza. Mi aspetto persone pronte a mettersi in gioco e a fare gruppo. Sarà immersione in una cultura diversa e si respirerà aria di cosmopolitismo». L’organizzazione, in particolare dei giorni di gemellaggio, è in fase di definizione: la zona di accoglienza è quella della Diocesi di Porto e sulle sistemazioni dei giovani si sta ancora lavorando. «Il gemellaggio di Cracovia – ricorda don Sonda – è stato un momento bello perché i sei giorni della Gmg ti catapultano in un vortice, in una fiumana di gente che ti fa gustare meno il fatto di essere in un ambiente diverso dal tuo perché tutto è talmente grande e straordinario. Invece la settimana di gemellaggio è l’occasione per vivere con più calma l’essere in un contesto diverso, conoscere da vicino chi ti ospita, entrare nella vita delle persone che hai intorno. Come prete è anche occasione stimolante per conoscere una Chiesa diversa dalla mia, le sue abitudini e usanze, il modo di esprimere la propria fede». «Tutta la città è lì per incontrare e accogliere – aggiunge Giaccaglia – Il gemellaggio è apertura mentale e di cuore, adattamento alle condizioni. È parte integrante della Gmg e ti permette di vivere un po’ di più il Paese in cui vai». Per Chiara – 26 anni di Este, insegnante di scuola primaria – Cracovia è stato il viaggio dell’anno della maturità. Quest’anno accompagna tredici ragazzi di quarta superiore, ma sono una trentina in tutto i giovani di Este e Villa Estense che parteciperanno alla Gmg. «È stata un’esperienza bellissima – racconta – che mi ha fatto crescere, mi ha permesso di entrare a contatto con la bellezza delle relazioni, la semplicità, l’essenzialità. Una crescita spirituale e mentale che mi ha portato anche tante domande. Ed è quello che mi aspetto da Lisbona. La gioia dello stare insieme, vedere tante persone mi invoglia ad aprire lo sguardo, fa trepidare! E mi porterà sicuramente altre domande. Alla Gmg si va alla ricerca di risposte, ma mi auguro che mi metta in moto altre domande per permettermi di essere sempre in cammino».

1.200 giovani della Diocesi parteciperanno alla Gmg
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Sono 1.200 i giovani padovani che partecipano alla Gmg di Lisbona. Di questi, 540 partono in aereo tra il 30 e il 31 luglio, i rimanenti raggiungono il Portogallo in pullman (con due partenze e due opzioni di viaggio) con una tappa a Lourdes in andata e a Barcellona per il ritorno. Per tutti il rientro è tra il 7 e l’8 agosto. Un gruppo di Saccolongo è partito in bicicletta sabato 15 luglio.

Giornata per condividere i propri sogni

La Gmg può essere scintilla che riaccende il fuoco della fede, è pregare in modo diverso, è lasciarsi stupire e vivere la mondialità che può aiutare a trovare nuovi stimoli. «I giorni che precedono la partenza sono ricchi di trepidazione e gioia – racconta Nicolas Guaraldo di Borgoforte che partecipa singolarmente alla Gmg – Il pensiero di andare in un Paese che si vestirà di milioni di giovani, mi emoziona e mi dona quella speranza che mi porta a dire “Tu sei grande Signore”. Per me Gmg significa Giornate Massima Gioia, giornate in cui si può camminare insieme, condividendo la propria vita e i propri sogni con altri pellegrini, permettendoci così di scoprire la bellezza di essere dono per l’altro. Ho partecipato alla Gmg in Polonia e mi aspetto di vivere un’esperienza unica che doni luce e calore a un mondo sempre più buio e freddo dove egoismo, ignoranza e indifferenza non permettono di vivere al meglio l’oggi in quanto presi da mille preoccupazioni e timori».

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