Coraggio e prudenza. Dare il via alle lezioni è una necessità, un passo indispensabile per cercare un ritorno alla normalità

Coraggio, prudenza e informazione. Sono tre indicazioni che si possono riassumere in un concetto sintetico di responsabilità condivisa

Coraggio e prudenza. Dare il via alle lezioni è una necessità, un passo indispensabile per cercare un ritorno alla normalità

Si comincia davvero. Dopo tutte le discussioni, gli allarmi, le tranquillizzazioni, l’evidenziazione di criticità progressive, gli interventi più o meno autorevoli (del Governo, dei commentatori, dei pedagogisti, dei virologi e chi più ne ha più ne metta) sul tema scuola, adesso la “parola” passa di fatto a famiglie e studenti, e in particolare a questi ultimi che cominciano a frequentare massicciamente le aule, il loro luogo più abituale e forse rassicurante, diventato però, quest’anno, improvvisamente alieno, pericoloso, quasi nemico.

Dare il via alla scuola, è stato scritto e detto, è sicuramente un rischio sul piano sanitario, visto che l’emergenza Covid è tutt’altro che passata. Nello stesso tempo è una necessità, un passo indispensabile per cercare un ritorno alla normalità che dovrà esserci, sia pure in maniera lenta e molto graduale, per tutto il Paese. Riavviare la macchina scolastica è poi un dovere verso le nuove generazioni, che proprio attraverso la scuola ricevono attenzioni e soddisfano bisogni essenziali.

E’ stato scritto anche che servono insieme coraggio e prudenza: il primo per non fermarsi agli allarmi e per far fronte in maniera efficace alle difficoltà che ci si aspetta inevitabilmente (i primi contagiati, qualche scuola che dovrà fermarsi subito, le debolezze strutturali…); la seconda per rinforzare il primo, magari evitando di enfatizzare le criticità, alzando lo sguardo oltre il particolare per cogliere la complessità della situazione nuova che ci si para davanti. Prudenza vuol dire anche rispetto per quelle norme che sono state individuate come indispensabili per il rientro in sicurezza: la temperatura corporea misurata a casa, ad esempio, l’uso delle mascherine, il distanziamento.

A fianco dei ragazzi e delle famiglie ci sono gli operatori della scuola, a cominciare dai docenti, davvero in prima linea. Anche per loro vale il suggerimento del coraggio e della prudenza, così come per tutti – media in primis – è valido l’invito all’attenzione costruttiva e alla responsabilità che rifugge dal sensazionalismo (ad esempio quello sugli insegnanti “malati” che fuggono da scuola: anche il ministro si è sentito in dovere di smentire titoli a effetto)
Coraggio e prudenza, dunque. Insieme a una corretta informazione. A questo scopo i singoli istituti si stanno già muovendo e il ministero dell’Istruzione stesso ha predisposto una campagna informativa per spiegare “come fare” a proposito della ripartenza. Sul sito internet di Viale Trastevere ci sono pagine dedicate, anche molto chiare, con una sezione “Rientriamo a scuola” (www.istruzione.it/rientriamoascuola) dove trovare il rimando ai documenti del Ministero, alle indicazioni sanitarie, allo screening sierologico e in particolare a una pagina di domande/risposte molto utili per chiunque (www.istruzione.it/rientriamoascuola/domandeerisposte.html). Ci sono le informazioni sul “Piano scuola”, con la spiegazione delle scelte del governo (compresa, ad esempio, quella sui banchi), poi le domande/risposte sulla gestione di casi sospetti e focolai di infezione e infine le indicazioni per la App Immuni.

Coraggio, prudenza e informazione. Sono tre indicazioni che si possono riassumere in un concetto sintetico di responsabilità condivisa. L’avvio del nuovo anno scolastico riguarda non solo chi ne è coinvolto direttamente. L’impegno è farlo diventare una Ripartenza vera per tutto il Paese.

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Fonte: Sir